Troppa frenesia in attacco e qualche scricchiolio in difesa, così a Biella si è spenta la magia

05.01.2012 11:15 di  Luca Rosia   vedi letture
Massimo Cancellieri (head-coach dell'Angelico Biella)
Massimo Cancellieri (head-coach dell'Angelico Biella)
© foto di Foto Ceretti

Ci risiamo. Dopo un filotto positivo durato 35 giorni, inframmezzato solo dal ko interno con Venezia, le sconfitte di Varese e Casale e la frenata al forum martedì contro Sassari. Torna a farsi vivo il problema continuità in casa Angelico, ma se in parte è digerito dalla classifica, che consente comunque di affrontare le prossime curve con sufficiente serenità, a guardare il calendario e la Campagna di Russia che attende i rossoblu nelle prossime settimane non promette di andarsene molto in fretta. “Non è una questione di carattere - sottolinea ai nostri microfoni coach Cancellieri -, è una questione secondo me un po' più cestistica. Quando capiremo che trovato un vantaggio, se percorreremo ancora quella via per più volte continueremo a trovarne altri, quello sarà il momento di svolta. Adesso troviamo difficoltà soprattutto in questo, ma la squadra ci sta lavorando e lo capisce, poi non è facile applicarlo in tutte le partite soprattutto se il calendario non ti aiuta”. “In questo periodo arranchiamo un po' - ammette il general manager biellese Marco Atripaldi -, le ultime partite dicono che siamo sempre andati a inseguire i nostri avversari, li abbiamo raggiunti, ma alla fine abbiamo perso”.

Oggi Biella gioca un basket confuso, a tratti frenetico e poco intelligente. Costruisce buoni sprint, d'accordo, ma troppo spesso si rifugia in soluzioni affrettate. Così alla fine paga subendo più del dovuto. “E' vero anche che stiamo incontrando tipologie di squadre diverse, che ti lasciano poco - continua Cancellieri -, però concediamo troppo e non riusciamo ad avere ritmo”. “E' un momento dove non tiriamo molto bene da tre - aggiunge Atripaldi -, le scelte dei tiri non sono le migliori anche se poi, guardando alla partita di martedì sera, il principale motivo della sconfitta va ricercato in un approccio non adeguato nel primo tempo in difesa: ventotto punti subiti nel secondo quarto, quarantasei all'intervallo, esattamente tutto quello che non si deve fare con Sassari”.

Si sapeva dalla sfida con Bologna che il calendario da lì a un mese avrebbe potuto presentare un conto alquanto salato. Tuttavia tollerabile grazie al dignitosissimo malloppo di punti ottenuto in dieci giornate. “Le ultime tre giornate - continua Cancellieri - ci hanno messo difronte a squadre che oltre a essere competitive, e a essere squadre di alto livello, stanno attraversando un momento molto positivo. Dalla partita di Varese abbiamo avuto un minimo di calo però questo ci sta, c'è stato l'anno scorso e c'è stato sempre. Sappiamo che per squadre come la nostra l'equilibrio in questi momenti fa la differenza”. “Quelli persi contro Sassari - conclude Atripaldi - sono due punti fondamentali per dire che noi non andremo in Coppa Italia, ma questo francamente non dispiace”.

luca.rosia@libero.it