Caserta: sconfitta meritata contro i cugini Avellinesi

28.12.2011 00:32 di  Alfredo Marotta   vedi letture
Caserta: sconfitta meritata contro i cugini Avellinesi

Pronti via si nota subito una novità nelle file della Pepsi, con Pino Sacripanti che fa esordire il neo acquisto Kudlacek nel quintetto iniziale insieme a Collins, Fletcher, Rose e Smith. Per quanto riguarda la Sidigas invece, coach Vitucci inserisce nel quintetto iniziale Green, Gaddefors, Golemac, Johnson e Dean. Scelta dei due play che non sembra ripagare coach Sacripanti, visto che l’avvio della sua squadra è davvero disastroso ed i due play non riescono a penetrare la difesa avellinese. La squadra di casa invece è protagonista di un inizio splendido con Golemac, Dean e  Green veri mattatori, i quali danno alla difesa casertana una pesante lezione di gioco e di attacco. Lenti segnali di ripresa della Juve a fine primo quarto, che si chiude sul 25-16 in favore della Scandone. Sempre quest’ultima protagonista dell’inizio del secondo quarto che porta alla ribalta uno straripante Marques Green il quale piazza  3 bombe da tre punti degne di nota. Con la Pepsi in assoluto black-out sale in cattedra l’ex Ronald Slay il quale fa valere la sua stazza sotto canestro e regala al pubblico avellinese oltre a tanta scena da attore hollywoodiano, anche un bel tiro da tre punti che insieme alle triple di un devastante Dean infiammano il PalaDelMauro. Nel corso del secondo quarto i padroni di casa arrivano al punteggio di 40-20, quasi imbarazzante per la Pepsi. I segnali di ripresa  visti alla fine della prima frazione sembrano riapparire tra le file della Pepsi con un intraprendente Rose ed un onnipresente Maresca.  Il protagonista per la Juve a fine secondo quarto, è sicuramente Andrè Smith il quale firma con i suoi punti una piccola rimonta casertana che porta la Pepsi a meno 10, sul 47-37 con il quale si chiude il secondo quarto. Inizia il secondo tempo  con una Juve rivitalizzata nel morale e nel gioco, e tutto ciò si rispecchia anche nel risultato visto che la squadra di Sacripanti con Righetti e Smith firma una piccola rimonta fino al punteggio di 52-49. Rimonta che però si ferma qui, nel momento cruciale del match a metà secondo quarto dove la luce bianconera sembra spegnersi ed accendersi a ripetizione, mostrando una discontinuità nel gioco e nell’attacco, soprattutto sotto canestro, a dir poco imbarazzante. Problemi su cui dovrà lavorare tanto Pino Sacripanti, il quale sembrava davvero esasperato nel vedere i suoi ragazzi giocare cosi inspiegabilmente male. Ritornando al match, il terzo quarto si chiude sul 58-53 con sprazzi di luce bianconera, luce che non si accenderà mai più nel prosieguo della gara. Infatti l’ultimo periodo vede l’assolo di Avellino e di Green e Dean che con le loro grandi percentuali da tre punti, portano alla ribalta la Sidigas, decisa a chiudere in bellezza questa spettacolare partita. L’ultimo quarto sottolinea ancor di più una Juve stanca e ferita che da quell’inesistente sfondamento fischiato a Righetti, davvero non gioca più, affidandosi come al solito ai singoli che però come in tutta la gara, deludono le attese. Da segnalare di positivo solo una tripla di Fletcher e qualche bel canestro di Doornekamp. Il match si chiude con la Sidigas Avellino ad 84 e la Pepsi Caserta a 74. Dieci i punti di distanza, ma una grande differenza di gioco e di carattere mostrata stasera tra le due compagini campane, differenza tutta a favore della Scandone. Parlando della Pepsi invece una partita da dimenticare, con le note negative che arrivano oltre che dal reparto centro, con un Kevin Fletcher autore di 17 punti ma di una prestazione molto negativa, e dal reparto play con un Andrè Collins mai in partita, e il neo acquisto Kudlacek che sembrava tutto fuorchè un giocatore di basket. E forse in quel reparto si poteva dare più fiducia al giovane Marzaioli. Per quanto riguarda le tifoserie, è stato uno bello spettacolo fino alla fine, fino a quando non succede l’inaspettato.La squadra di casa esulta correndo tutta unita verso prima la curva casertana, e poi verso quella Avellinese. Gesto questo che fa già mugugnare i tifosi casertani visto il rispetto avuto fino a quel momento per la squadra avversaria, anche se la goccia che fa traboccare il vaso e che farà forse rompere un gemellaggio così bello come quello tra Caserta ed Avellino, è un gesto scandaloso e da squalifica dell’ex casertano Ronald Slay che prende una bandiera della sua squadra dai tifosi e corre verso la curva Casertana a sventolarla con l’aria arrogante di chi, come si dice in Campania “sputa nel piatto dove ha mangiato”. Brutta fine all’insegna di cori  gli uni contro gli altri, da parte delle due tifoserie che presenta quella ospite davvero col dente avvelenato per un gesto da deficienti come quello fatto da Slay, e quella di casa che non ha saputo far niente per evitare tutto ciò oltre a qualche tentativo di riappacificazione di qualche ultrà. Ed è brutto vedere quasi rotto un gemellaggio storico, per colpa di qualche deficiente sul parquet come lo è stato in questo caso, Ronald Slay, che ha macchiato una partita così bella e spettacolare.
 

SIDIGAS AVELLINO 84:  Marques Green 23, Viktor Gaddefors 4, Dimitri Lauwers 2, Jurica Golemac 4,Ronald Slay 14, Linthon Johnson 9, Taquan Dean 25.
PEPSI CASERTA 74: Efejuku Rose 10, Giuliano Maresca 2, Alex Righetti 17, Kevin Fletcher 17, Andrè Smith 11, Andrè Collins 8, Aroon Doornekamp 9.
Arbitri: Gianluca Mattioli, Luciano Tola,  Massimiliano Barni.