Belinelli e i Bulls volano: stesa Miami
di LeBron.

Marco Belinelli segna solo 7 punti ma infila un canestro pesantissimo nel match che i Chicago Bulls vincono 96-89 in casa dei Miami Heat. La guardia bolognese parte dalla panchina e gioca 17’48’’ chiudendo con 3/ 8 al tiro (1/3 da 3 punti). Il numero 8 ha il merito di azzeccare la conclusione che, a 1’58’’ dalla fine, porta i tori sul +9 (91-82) e fa virtualmente calare il sipario sulla partita. I Bulls, che hanno un record di 18-13, espugnano il parquet dei campioni con l’ottima prova di Carlos Boozer (27 punti e 12 rimbalzi), supportato da Joakim Noah (13 punti e 12 rimbalzi) e Nate Robinson (13 punti). I 30 punti di LeBron James e i 22 di Dwyane Wade non bastano a Miami: gli Heat vanno avanti di 7 punti nel primo tempo, ma pagano a caro prezzo la netta’ inferiorità a rimbalzo (28-48). «Tutti hanno capito qual è stata la chiave della partita: i Bulls hanno giocato a pallavolo», dice Erik Spoelstra, coach degli Heat. Per i detentori del titolo, ultime nella lega per rimbalzi catturati, arriva la nona sconfitta in 31 gare.
Il venerdì Nba va in archivio con il successo dei Clippers nel derby di Los Angeles con il 107-102 sui Lakers. Chris Paul domina la scena con 30 punti, 13 assist e 6 rimbalzi. Il play firma gli ultimi 8 punti dei Clippers e blinda il 26° successo stagionale (26-8), consolidando la nuova gerarchia cittadina. I Lakers (15-17) si arrendono nonostante il solito Kobe Bryant. La star segna 38 punti e nel quarto periodo riporta i gialloviola da -12 a -2. La rimonta, però, rimane incompiuta e non servono nemmeno le ottime cifre di Dwight Howard (21 punti e 15 rimbalzi).
I Clippers si confermano una corazzata della Western Conference e tengono il passo di Oklahoma City. I Thunder (25-7) asfaltano i Philadelphia 76ers (15-19) per 109-85 con i 27 punti di Russell Westbrook e i 26 di Kevin Durant.