LBA - Marco Spissu: "Mi piacerebbe finire la carriera a Sassari da capitano, ma certe cose si fanno in due"

A SportWeek, Marco Spissu non ha nascosto di voler tornare a Sassari un giorno per essere il capitano della Dinamo. “Ci sono tanti coach a cui dire grazie. Tutti quelli che mi hanno aiutato nella gavetta, ma con Pozzecco a Sassari sono diventato un giocatore importante. Lui arrivò che io ero solo il cambio del playmaker titolare: mi ha buttato dentro, permettendomi di sbagliare. Mi piacerebbe un sacco [tornare a Sassari e diventare capitano], è un mio obiettivo. Finire la carriera nella mia città, dove ho giocato e vinto una coppa europea, e farlo con la fascia da capitano davanti alla mia famiglia sarebbe bellissimo. Sì, di tempo ce n’è, ma certe cose si fanno in due».
Spissu pensa intanto al presente con la Reyer Venezia, e sulla possibilità di lottare per lo Scudetto in questa stagione dice: “Loro [Milano e Bologna ndr] hanno un roster più profondo, ma noi siamo lassù e vogliamo restare aggrappati. Poi nei playoff si giocano tante partite ravvicinate e i rapporti di forza possono cambiare. L'impatto con Venezia città? È unica. Quelle case nell'acqua... Mi piace prendere il taxi e passare sui canali. Mi dicevano che il segreto per godersi Venezia è perdersi per le vie del centro. È vero, sembra un labirinto. Un affascinante labirinto”.
Sulla sua più grande gioia sportiva aggiunge: «La FIBA Europe Cup? No. L’emozione più grande è stata l’Olimpiade. Vedi atleti che hanno fatto la storia mentre col vassoio in mano fanno la fila accanto a te in mensa, altri in palestra a prepararsi per una gara di uno sport del quale quasi ignoravi l’esistenza. Mi sono sentito appagato».