Harlem Globetrotters e l'Italian Tour 2015

Harlem Globetrotters e l'Italian Tour 2015

L'Italian Tour 2015 degli Harlem Globetrotters è stato ufficialmente presentato a Milano, all'Urban Center, alla presenza di Antonio Rossi, campione olimpico di canoa e kayak, assessore allo sport della regione Lombardia, del telecronista di Sky Sport e voce dell’NBA in Italia Flavio Tranquillo, di Alberto Mattioli, presidente del comitato regionale lombardo della Federazione Italiana Pallacanestro ed Elio Trifari, direttore della Fondazione Candido Cannavò.

L'evento, organizzato da EDSport ed AMC Eventi e Comunicazione, consisterà in una tournèe di 8 partite spettacolo in altrettante città italiane: Milano, Cremona, Pistoia, Pesaro, Roma, Bologna, Verona e Cuneo. Il commento di Antonio Rossi e Flavio Tranquillo.

Antonio Rossi: “Gli Harlem Globetrotters sono dei miti. Credo sia un’opportunità unica averli in Italia e, più nel piccolo, in Lombardia. La concomitanza con Expo poi, oltre a far molto piacere, renderà questa possibilità ancora più straordinaria, perché sarà un motivo in più per tante persone di venire all’Esposizione Internazionale unendo l’interesse per un evento così importante all’opportunità di godere insieme ai propri figli o da semplici appassionati di uno show imperdibile come quello degli Harlem”.

Flavio Tranquillo: “Le storie di Nba e Harlem Globetrotters si incrociano fin dalla loro nascita, quando questa squadra poteva ambire a vincere la lega per la qualità dei suoi interpreti. Oggi ovviamente non è più così, ma il legame resta più che mai saldo. Spesso parliamo di spettacolo dandone una connotazione negativa, quasi togliesse purezza al gioco; viceversa dobbiamo comprendere che gli Harlem prima ancora che funamboli e giocolieri sono eccezionali professionisti, che lavorano tanto e duramente per portare in campo i loro numeri ad effetto, perché certe cose, altrimenti, non le potrebbero mai fare. Lo dico perché avendoli visti da vicino, a Cremona, qualche tempo fa, facendo lo speaker, mi sono reso conto di quanta cura c’è dietro questo genere di show: un qualcosa che solitamente tendiamo a non considerare. E poi non posso dimenticare la prima volta che li vidi da bambino, con mio nonno, ai popolari del Palalido: ricordo un’atmosfera di festa, di sorrisi e di felicità che in tutti questi anni, so per certo, non è mai andata persa”.