Sicoma Valdiceppo: Edoardo Casuscelli, il capitano

Sicoma Valdiceppo: Edoardo Casuscelli, il capitano

Ci sono molti modi di essere un leader. Alcuni molto appariscenti, altri invece molto meno visibili, ma non per questo meno solidi o influenti sui propri compagni. Edo appartiene a questa seconda categoria, il suo modo di interpretare il ruolo di capitano della Sicoma Valdieceppo è sobrio, poco incline a stare in prima persona davanti ai riflettori, ma le idee sono molto chiare ed il carisma gli deriva da valori forti e dall'esempio quotidiano, in partita e in allenamento, più che dai gesti clamorosi.
Nella costruzione della squadra, nel definirne gli obiettivi e nel costruirne lo spirito la sua presenza è ancora una volta fondamentale.
"Fare proclami non è mai stato nelle nostre corde. Preferiamo che a parlare siano i fatti, le azioni concrete, ed anzi le chiacchiere un po' ci infastidiscono pure" - queste le sue prime parole, che non lasciano spazio a equivoci - "stiamo lavorando sodo per metterci nelle condizioni migliori per la prossima stagione, sia sul piano organizzativo che su quello tecnico. Per costruire la squadra bisogna prima avere un obiettivo e il nostro è chiaro: vogliamo che Valdiceppo torni ad essere competitiva, ad esprime il suo gioco tradizionale fatto di generosità e capacità di giocare insieme. Vogliamo una prima squadra che abbia la responsabilità di essere d'esempio per le categorie giovanili, che sia un punto di riferimento per i ragazzi, e vogliamo portarli insieme alle loro famiglie al Palazzetto a sostenerla."
"Le prime cose che abbiamo fatto vanno proprio in questa direzione: per primo il coach, che ci ha subito trasmesso un entusiasmo straordinario, un energia e un amore per il gioco che sarà contagioso per tutti. E poi la conferma di Filippo (Meccoli, ndr), che ha messo l'attaccamento per la maglia e per questo gruppo davanti alle molte offerte che ha ricevuto in queste settimane"
"Non vogliamo convincere nessuno" aggiunge in Casuscelli determinatissimo "pensiamo che giocare qui a Basket Academy sia un privilegio, chi vuole esserci deve sentirlo nel cuore, non ha bisogno di molte spiegazioni. Provate a chiederlo a Matteo Matteo Orlandi, troverete la stessa determinazione. Oppure a Jacopo Anatastasi o ad Alessio Giovagnoli, per esempio. Vi diranno tutti la stessa cosa, che dai momenti meno felici si esce insieme, e le persone si rivelano per quello che sono. Ed infatti sono stati i primi a confermare la loro disponibilità".
"Sono certo" conclude il capitano della Sicoma "che intorno a questo zoccolo duro molti torneranno, con alcuni abbiamo parlato in questi giorni e nei prossimi giorni ne daremo la conferma ufficiale. Non è detto che saremo i più forti, ma l'aria che si respira è quella giusta e ce la giocheremo con tutti, questo è sicuro."
Proviamo a chiedergli di più, si parla di qualche nome importante, ma non otteniamo nessuna anticipazione. "Vedremo" - ci risponde - "sinceramente non siamo preoccupati dei nomi, ma di metterci nelle condizioni di proseguire con ancora maggiore decisione nel nostro progetto, convinti come siamo che questo sia un posto speciale, dove il basket si vive a 360 gradi, e le persone vengono prima degli atleti. E per questo ci impegneremo con tutte le nostre forze, in campo e fuori."