A2 - Udine: intervista al nuovo americano Delegal

A2 - Udine: intervista al nuovo americano Delegal

Il secondo americano della storia dell'Apu Gsa Udine, Eddie Lee Delegal,
ha già dimostrato il suo entusiasmo per la nuova avventura friulana.
Prima di tutto con la fotografia scattata nel momento in cui ha
sottoscritto il contratto e che ha subito postato in diretta sul suo
profilo twitter nella notte italiana tra lunedì e martedì. Poi, con le
prime parole rilasciate pochi minuti dopo la firma con il club
bianconero. Non è finita qui perché Eddie ha rilasciato un'altra
intervista nella quale ha riservato un pensiero speciale alla tifoseria
friulana, senza nascondere la sua ambizione.
Allora, Eddie, perché hai scelto l'Apu Gsa?
«Ho sentito molte belle cose sia sulla squadra che sulla città di Udine.
Giocheremo in una lega competitiva e nutro molto rispetto nei confronti
di coach Lardo».
Ti sei già sentito con il nostro condottiero, che cosa vi siete detti?
«Si, abbiamo già parlato molte volte al telefono e il coach mi ha fatto
sentire molto a mio agio. Già mi piace molto il suo modo di fare e non
vedo l'ora di giocare per lui».
Che cosa pensi del campionato di A2?
«Penso che sia una lega unica, ricca di forti giocatori, e non vedo
l'ora di assaggiarla. Vorrei vincerla l'A2 con la maglia di Udine:
questo è il mio unico obiettivo».
Conosci Tyler Laser?
«Non personalmente, ma ne ho sentito parlare per le sue doti».
Possiamo cominciare a memorizzare il soprannome "Edunk" (E per Eddie e
dunk per schiacciata)?
«E' stata un'idea dei miei amici, ma preferisco che mi chiamate
semplicemente Eddie. Oppure, in Italia mi darete un nuovo soprannome».
Giocando con il tuo cognome, il nostro auspicio è di chiamarti "The
illegal" (l'illegale).
«E' divertente, ma c'è tempo».
Qual è il tuo primo messaggio ai tifosi bianconeri?
«Voglio che tutti sappiano che sono pronto a vincere un campionato
perché giocando questo è l'obiettivo. Spero che tutti siano pronti per
vivere una stagione divertente ed entusiasmante. Non vedo l'ora di
vivere la cultura e l'atmosfera in Italia».