A2 - A Bologna è già febbre di derby, ma Virtus BO non ha fretta di chiudere per una guardia qualsiasi

A2 - A Bologna è già febbre di derby, ma Virtus BO non ha fretta di chiudere per una guardia qualsiasi

"Il derby noi lo giocheremo per vincere. Sappiamo che è una partita importante per i nostri tifosi e anche per noi". Il general manager della Segafredo Bologna Julio Trovato parla di derby e di roster con Il Resto del Carlino: "Non sarebbe corretto dire che abbiamo impostato la nostra stagione su queste due partite, ma sappiamo che non saranno due gare come le altre, soprattutto la prima che si disputerà alla Unipol Arena a dicembre, ufficialmente il 23 anche se Sky preme perchè si giochi il 25. Ci arriveremo preparati."

Roster. A oggi però manca ancora un tassello per completare il mosaico. Vale la pena aspettare ancora nella speranza di mettere a segno un colpo di mercato? Noi pensiamo di sì e la conferma arriva dalle chiamate che stiamo ricevendo. Nelle scorse settimane eravamo noi a sentirci dire che alcuni giocatori non erano interessati alla nostra offerta perchè arrivava da un club di A2, oggi che le squadre del campionato superiore hanno fatto le loro scelte, veniamo contattati per sapere se le nostre proposte sono ancora valide. Siamo alla ricerca del miglior giocatore possibile e adesso che i competitor sono diminuiti siamo noi a non avere fretta.

Fortitudo più forte? Questo sarà il campo a dirlo. Di sicuro rispetto a noi loro hanno un vantaggio: hanno cambiato meno e possono contare su un nucleo consolidato. Noi siamo ripartiti da quattro ragazzi del nostro settore giovanile e attorno a loro abbiamo costruito la squadra, ci vorrà un po’ di tempo per sistemarci. Il campionato di A2 ha una particolarità: sono gli italiani a fare la differenza e noi crediamo di aver scelto i ragazzi giusti per disputare una stagione di alto livello.

In bilico tra passato e futuro, giovanili e bandiere. E’ così? Io non credo che questi siano valori antichi, e se anche lo fossero li ritengo altrettanto importanti e attuali. Avere poi una bandiera nel gruppo potrebbe essere un valore aggiunto. Ci sarebbe piaciuto trattenere Michele Vitali, ma non c’erano le condizioni perchè questo desiderio si realizzasse.

Per cui chi pensa possa diventare una nuova bandiera? Sinceramente io la squadra fin dal primo giorno l’ho pensata con dentro Guido Rosselli, per le sue qualità tecniche e umane. Nel costruirla ci siamo resi conto di aver assemblato un gruppo di giocatori che pensa prima alla vittoria della squadra e poi al proprio tabellino. Non è una cosa da poco quando ci si sacrifica e si fa un passaggio in più o ci si butta su un pallone per arrivare al successo. Vorrei che questa Virtus fosse ricordata per l’impegno che metterà in campo in ogni partita.