L'Assigeco prova a prendersi la Gold: «Restiamo umili»

STASERA AL “CAMPUS” GARA-4 DI FINALE CONTRO MANTOVA PUÒ VALERE LA PROMOZIONE. Andrea Zanchi avverte: «L'euforia che ci circonda non deve farci dimenticare chi siamo e il cammino fatto per arrivare fin qui»

13.06.2014 09:38 di  Luca Mallamaci   vedi letture
Fonte: Il Cittadino di Lodi
Young esperienza rossoblu
Young esperienza rossoblu

CODOGNO Un dolce uragano di suggestioni sembra far volteggiare nell'aria l'esplosione di colori che fanno da cornice al "Campus", il luogo dell'anima dell'Assigeco pronto ad aprirsi nuovamente questa sera alle ore 21 per rivelare il responso di gara-4 della serie di finale tra Assigeco e Dinamica Mantova. 

Un appuntamento prestigioso e pure molto impegnativo per la squadra di Andrea Zanchi, che dopo la sonante vittoria di mercoledì sera conduce 2-1 le "finals" della Dna Silver: vincendo i lodigiani vanno in Gold; in caso contrario domenica si torna al "PalaBam" di Mantova per la "bella". Quella di stasera è una partita comunque decisiva: il sogno di chiudere il conto dei lodigiani contro la voglia di rivincita di Mantova per tenere viva la serie. Logico ci sia un mix di aspettativa e di ansia ad agitare il cuore dei rossoblu. «La partita di mercoledì deve essere archiviata, si resetta tutto per essere pronti a giocarne un'altra, possibilmente simile, aspettandoci la grande reazione di Mantova: andiamo sul parquet per l'undicesima volta in questi play off, un po' di esperienza ce la siamo fatta - Andrea Zanchi "vede" il copione di stasera -. Abbiamo già visto con Omegna cosa capita quando si affronta una gara di questo tipo, "dentro o fuori". Si gioca tutto sui nervi, l'orgoglio, la mentalità, il fisico: sono tanti i fattori che possono concorrere a decidere la sorte di una partita così». 

È la solidità mentale dell'Assigeco, fondamentale per recuperare il brutto avvio e prendere con decisione in mano le redini di gara-3 mettendo in difficoltà i meccanismi della squadra di Alberto Morea, a essere il minimo comune denominatore dell'appuntamento di questa sera. «Fa tanto caldo, il recupero delle energie è il primo punto da tenere in considerazione, per il resto non dobbiamo sentire nulla e nessuno - ricorda il 50enne coach veneziano -. L'euforia che inevitabilmente ci circonda non deve farci dimenticare chi siamo e il cammino fatto per arrivare fino alla finale, pieno di fatica e sacrificio. Sono questi fattori che ci devono accompagnare questa sera in campo sempre nel massimo rispetto dell'avversario e con tanta attenzione su quello che dobbiamo fare». 

Il tema tattico è già scritto: «Dovremo avere molta determinazione e pazienza mettendo tutto nella fase difensiva. Mercoledì abbiamo subìto 24 punti nel primo quarto e 32 nei successivi tre, è bene essere pronti a reagire a eventuali folate degli avversari - sottolinea il coach dell'Assigeco -. Dopo tre gare di play off con Mantova ci conosciamo bene, è fondamentale seguire la nostra identità fondata sul lavoro e sulla capacità di giocare, con tanta umiltà e altruismo, sui nostri limiti per mettere in campo la pallacanestro che più ci si addice. È quella della nostra annata, vittorie o sconfitte, affrontata con un gruppo unito e sempre pronto a darsi una mano».

 "Sbarbati" e senior si preparano alla partita più importante della stagione spinti dalla traboccante passione del "Campus" dove ormai si fatica anche a trovare un posto in piedi.

 

Alberto Morea vuole una reazione per guadagnarsi la "bella": «Dimentichiamo gara-3»

La Dinamica Mantova è davanti al bivio senza alternative alla vittoria di gara-4 per riportare la serie di finale al "PalaBam" per la "bella". La sconfitta di mercoledì lascia i giocatori di Alberto Morea con una sola opzione a disposizione: «Non ci si può girare tanto intorno, se l'Assigeco vince si chiude il conto, noi abbiamo bisogno di farlo per allungare la serie - il 45enne coach del club virgiliano si aspetta una decisa reazione da parte dei suoi -. L'aspettativa di tutti noi è di non ripetere la gara di mercoledì, però in mezzo tra il volere e il fare ci sono una serie di fattori da aggiustare per permetterci di esprimere il nostro potenziale». 

Forte vicino a canestro con la straordinaria fisicità di Jefferson, pericolosa dall'arco dove l'abilità degli esterni può risultare devastante se non tenuta sotto controllo, Mantova deve trovare il sistema di uscire dal velenoso abbraccio della forte pressione difensiva dell'Assigeco. «In gara-3 a un certo punto ci sembrava quasi di essere nel film "Space Jam" (il mix della Warner Bros tra cartoon e attori veri con protagonista Michael Jordan, ndr) quando perdi il potere: credo servano delle rapide valutazioni per adeguarci a una gara completamente differente - dice Morea -. L'atteggiamento dell'Assigeco, sia offensivo che difensivo, spalmato in tutti i ruoli, è risultato importante già in gara-2 facendo la differenza mercoledì. È la chiave di lettura fondamentale per noi su quello che c'è da fare, e anche da non fare, in campo». 

La storia della stagione indica che Mantova ha saputo recuperare da situazioni "impossibili": stasera per l'Assigeco ci sarà da sudare più del solito. «Dobbiamo sforzarci di reagire in maniera continuativa e in modo più controllato durante tutto l'arco della partita - Morea indica la strada della rimonta ai propria giocatori -. C'è poco da scegliere: se vogliamo andare alla "bella" dobbiamo vincere».

Luca Mallamaci