Franco Curioni: «Assigeco da Gold, rifarò il "Campus"»

IL PRESIDENTE ROSSOBLU DOPO LA SCONFITTA PER UN PUNTO NELLA “BELLA” DELLA FINALE CONTRO MANTOVA ESALTA LA STAGIONE ROSSOBLU E VALUTA L’IPOTESI RIPESCAGGIO, ANNUNCIANDO NOVITÀ PER IL PALAZZETTO. «Questa di Zanchi è la squadra migliore mai avu
17.06.2014 08:43 di  Luca Mallamaci   vedi letture
Fonte: Il Cittadino di Lodi
Franco Curioni "pres" Assigeco
Franco Curioni "pres" Assigeco

CODOGNO Assigeco, il giorno dopo. È più sforzato del solito il risveglio accompagnato dalle emozioni della “bella” della finale play off con Mantova che non ne vogliono sapere di abbandonare i pensieri mentre si sta in quel luogo fatato tra il sonno e la veglia dove fa capolino il ricordo del sogno promozione svanito all’ultimo secondo per mezzo canestro di differenza. L’amaro epilogo non toglie nulla a un’annata intensa e ricca di soddisfazioni per l’Assigeco, dalla prima squadra al vivaio: combustibile di nuovi stimoli per Franco Curioni, il patron rossoblu, pronto a chiudere l’ultima pagina del libro stagionale per aprirne di nuove, puntate su un futuro a breve incentrato sul possibile ripescaggio in LegaDue Gold e sul rinnovamento strutturale del “Campus”.

Prima però c’è da far decantare l’adrenalina di una domenica pazzesca. «Devo ancora riprendermi - sospira il “pres” lodigiano -. Nella comprensibile delusione per una sconfitta di un punto alla quinta partita di finale mi conforta la consapevolezza di una stagione formidabile che dedico interamente a mia mamma, pietra miliare della mia vita, scomparsa da poco. Annata condita dai successi del vivaio, con il titolo regionale dell’Under 15, il quinto posto in Italia dell’Under 17 e lo scudetto dell’Under 19. Questo è il risultato più importante in assoluto che sigilla la nostra filosofia di lavoro e investimento sui giovani che punta a sfornare giocatori di eccellenza. Danilo Gallinari, tornato al “Campus” per gara-3, è stato osannato da gente che lo ama veramente».

Partita per salvarsi e lanciare i giovani, la squadra di Andrea Zanchi sfiorando il salto in Gold è andata molto al di là delle aspettative. «Una banda di “fratelli”, un gruppo di magnifici giocatori in grado di farmi sentire orgoglioso di essere il presidente di questo club. Sei giocatori su dodici del roster sono collegati al nostro vivaio: sono soddisfazioni che compensano i tanti sforzi, anche personali, fatti sotto ogni profilo per il bene della società. Vedere 1.200 persone al “Campus” per ogni gara della finale e 500 domenica in trasferta mi regala emozioni forti. Ripartiamo da questi punti con l’idea di far crescere il livello dei giovani nel campionato che l’anno prossimo potremo fare».

La Gold potrebbe arrivare via ripescaggio. «Proprio oggi (ieri per chi legge, ndr)è arrivata dalla Lega la graduatoria per le eventuali richieste: come da regolamento siamo al secondo posto dietro Forlì, la seconda delle retrocesse dalla Gold. Chiediamo il ripescaggio? Ne parlerò con Gian Marco Bianchi e con Stefano Dallara e con il resto dei dirigenti Assigeco per capire cosa è possibile fare. Sono decisioni da ponderare per fare solo passi sostenibili con serietà, soprattutto pensando al “problema” palazzetto».

In Gold adesso la capienza minima richiesta è 2.500 posti che tra due stagioni nella LegaDue unica scende a 2.000: il “Campus” andrebbe adeguato comunque. «Domani pomeriggio (oggi, ndr) nel salone del “Campus” presentiamo alle autorità competenti, con i sindaci di Codogno e Casalpusterlengo, il progetto del “nuovo” palazzetto. A differenza di quanto accaduto nel 2009 non c’è intenzione di spostarci: non vogliamo più perdere il legame con i nostri tifosi».

L’Assigeco rilancia alla grande per i prossimi anni: «Devo ringraziare l’amico Gian Marco Bianchi, vice presidente, e l’importante lavoro svolto da Giangaetano Polenghi. Non mollare mai è nel nostro dna».

Come dimostra la grande stagione della prima squadra. «Andrea Zanchi e Michele Carrea hanno fatto un grande lavoro. Hanno superato i tanti gravi infortuni e gli effetti nefasti del “caso Lucca”, facendo emerge i valori portanti dell’Assigeco. Non è fortuna, solo impegno. Mai una polemica lavorando in un ambiente ideale: è la squadra migliore mai avuta in tanti anni di attività».

 

IL PROGETTO DEL "NUOVO CAMPUS": La struttura sale a due piani con 2400 posti

Addio al vecchio “tendone”, nascerà una vera e propria “arena” su due piani. Il progetto del rinnovamento del "Campus", preparato da professionisti di Codogno e Casale, che viene ufficializzato oggi pomeriggio alle autorità locali, è elaborato nella sua fase preliminare in ogni dettaglio con la rappresentazione dell'idea dell'intervento ipotizzato: una descrizione tecnica che è accompagnata dalla definizione delle caratteristiche qualitative e funzionali dell'edificio pensato in modo totalmente differente rispetto all'esistente.

La documentazione formata da planimetrie, sezioni e schemi in scala, vista in anteprima dal "Cittadino" e a breve "visibile" in un rendering evidenzia lo sfruttamento dello spazio in altezza, visto che l'area di intervento è limitata e non allargabile oltre certi limiti. Il nuovo "Campus" sarà a due piani, con un ingresso ampio e luminoso grazie alla facciata interamente a vetri. Linee geometriche sono essenziali e accattivanti; le tribune, sempre su tre quarti di campo, vanno al piano superiore con la previsione di 2.200/2.400 posti a sedere.

Al piano di sotto, oltre alla parte dedicata alle attività di servizio, tipo biglietteria e bar, la possibilità di dislocare gli spogliatoi e gli altri ambienti strettamente legati all'attività sportiva. La struttura sorgerà al posto di quella attuale: i lavori prevedono lo "sventramento" del "Campus" con la progressiva sistemazione delle varie parti della nuova struttura. Il futuro dell'Assigeco passa dall'avveniristica “arena”, la costruzione della quale, oltre a dover ricevere i normali permessi, dovrà andare per diversi mesi in parallelo alla stagione sportiva: urge una soluzione anche da questo punto di vista. 

Luca Mallamaci