LEGA A - DJ White sogna in grande con Torino e ... aspetta di vedere la Juve con Poeta

25.08.2016 10:42 di  Pietro Battaglia   vedi letture
LEGA A - DJ White sogna in grande con Torino e ... aspetta di vedere la Juve con Poeta

DJ White è carico per la sua nuova avventura in gialloblu. Ha raccontato i motivi della sua scelta di rimanere a Torino a Domenico Latagliata ("La Stampa"): la bellezza della città, il coach e il sogno dell'Europa. Tutto questo e molto altro nella seguente intervista.

Perchè è rimasto a Torino (a sorpresa)?

 «Ho scelto di tornare perché Torino mi ha fatto sentire a casa. Ci divertiremo».
Tanti speravano in un suo ritorno, pochi ci credevano davvero: come è maturata la decisione?
«Per una serie di motivi. Innanzi tutto la città è bellissima, non troppo piccola ma nemmeno una metropoli per come la intendiamo noi americani. Mi sono trovato benissimo con tutti, idem la mia famiglia. Viviamo a due passi dal Ruffini, c’è il parco e non ci manca nulla: perché cambiare?».
Per giocare in una competizione europea o per lottare per lo scudetto, magari.
«Compirò trent’anni la prossima settimana, c’è tempo per fare tutto. E nulla vieta di raggiungere l’Europa con questa maglia: sarebbe fantastico. Intanto pensiamo a cominciare bene la stagione, a iniziare dalle prime amichevoli».
È vero che è rimasto anche per continuare a lavorare con coach Vitucci?
«Sì. A fine stagione gli avevo chiesto quali fossero i suoi piani e, quando ho saputo che sarebbe rimasto qui, ho cominciato davvero a ragionarci. Ci stimiamo reciprocamente: è una bellissima sensazione».
La notizia del suo ritorno ha fatto felici tutti i tifosi gialloblù: se lo aspettava?
«Non voglio apparire presuntuoso, ma sì. Finito il campionato, avevo ricevuto centinaia di messaggi via twitter e facebook che mi chiedevano di rimanere: non me l’aspettavo».
In realtà, qualcuno aveva temuto che lei mettesse una pietra sopra Torino dopo che, al termine di un match della passata stagione, Kloof era stato fatto bersaglio di uno sputo e lei ne aveva preso le difese.
«Fu un bruttissimo momento ma non si può generalizzare: chi si è comportato in quel modo ha sbagliato, punto e basta».
Lei è il solo giocatore rimasto dall’anno passato: spaventato?
«Per nulla. Siamo un gruppo giovane e atletico, lo si capisce subito. Abbiamo tutte le potenzialità per disputare un campionato di buon livello, con i playoff nel mirino».
Che tipo è D. J. White fuori dal parquet?
«Tranquillo. A volte mi riposo a casa, altre vado in centro città e mi perdo tra una via e l’altra. Amo camminare, parlare con le persone e cogliere le differenze che ci sono tra una città europea e quelle americane: sono un privilegiato, lo so bene. Prossimamente voglio anche tornare in cima alla Mole: ci sono stato l’anno scorso e ne è valsa la pena. E poi Poeta mi ha già detto che dovremmo andare a vedere la Juve».