Coppa Italia, Olimpia Milano a Firenze pronta alla sfida

Coppa Italia, Olimpia Milano a Firenze pronta alla sfida

Anche l'Olimpia Milano arriva in treno a Firenze per giocarsi le sue Final Eight. Siamo in quel momento della stagione che fa da spartiacque. E’ così in tutta Europa. Si assegna il primo trofeo, quello che per alcuni club rappresenta un traguardo storico e per altri magari può essere solo una valvola che genera sollievo. E’ quel momento dell’anno in cui si tirano le prime somme. L’EA7 Armani ha vinto le ultime due Coppe Italia e raggiunto la finale tre volte consecutive. Ma la Coppa è sempre un terno al lotto, con tante partite che finiscono in volata, un tiro entra e un altro esce. 2015, Desio, contro Avellino al primo turno: segna MarShon Brooks sulla sirena il canestro della vittoria. 2017, Rimini, contro Brindisi al primo turno: segna Milan Macvan a rimbalzo. L’instant replay conferma la validità del canestro. Funziona così. Da sempre. La formula è stata definita avvincente e allucinante dal Coach Simone Pianigiani. Ma c’è un altro modo per etichettarla? In piccolo ripropone la formula del Torneo NCAA, una partita è sempre vita o morte, un “elimination-game”.

Si gioca a Firenze, dove l’Olimpia giocò per l’ultima volta nel 1991, ed era il primo anno di Mike D’Antoni come allenatore. L’Olimpia ha svolto l’ultimo anno allenamento in casa nella secondaria del Mediolanum Forum. Poi in pullman si è trasferita alla Stazione Centrale per salire sul Frecciarossa delle 17.20. Destinazione ultima, Salerno. 100 minuti circa per giungere a Santa Maria Novella. In Centrale la squadra è arrivata in lieve anticipo dando modo agli americani di deviare subito sul McDonald’s situato all’interno della struttura per la “classica” merenda delle cinque. Durante il tragitto è cominciata la prima partita dei quarti di finale, al Mandela Forum, tra Avellino e Cremona.

E’ curioso notare quanti ex Olimpia siano impegnati nelle Final Eight: Ariel Filloy ad Avellino; Simone Fontecchio a Cremona; MarQuez Haynes e Bruno Cerella a Venezia; Alessandro Gentile, Stefano Gentile, Oliver Lafayette e Pietro Aradori (assente per infortunio) a Bologna; David Moss e Luca Vitali a Brescia. Non hanno ex Cantù e Torino, ma il capo allenatore dell’Auxilium è Paolo Galbiati, sangue Olimpia nelle vene. E’ stato uno di noi fino a luglio scorso. E anche lui detiene il trofeo in palio.

La squadra è disposta su due vagoni. Tutti presenti i giocatori incluso il 18enne Enrico Tomba che dovrà andare a referto per rispettare il numero di italiani imposto dai regolamenti. Le scelte di roster verranno effettuate dopo lo shootaround che domani è previsto per le 10.45. La giornata è stata anticipata da un incontro tra vertici arbitrali e Presidenti delle società; ce ne sarà un secondo con gli allenatori nella giornata di sabato. La kermesse (tutte le partite in diretta sia su RaiSport 1 che su Eurosport Player) è patrocinata dalla Fiorentina, il Grande Moloch dello sport locale, ma ha come madrina la grande lunghista Fiona May, inglese di nascita, italiana per matrimonio con l’ex astista Gianni Iapichino e fiorentina di adozione.

Altra curiosità: il quarto di finale contro Cantù mette in campo quattro ex canturini nelle fila dell’Olimpia ovvero Awudu Abass, Vlado Micov, Andrea Cinciarini e Marco Cusin. Ma non ci sono ex dalla parte opposta.

Nel viaggio si commentano le ultime novità di mercato, ad esempio i tre innesti di Torino, e quanto sta accadendo in giro per l’Europa con Victor Rudd che doveva andare a Cantù e si è trovato al CSKA Mosca, o in Turchia dove il Fenerbahce ha clamorosamente perso il suo quarto di finale di Coppa contro l’Efes. Giovedì prossimo i Campioni d’Europa aspetteranno la visita dell’Olimpia in EuroLeague. Milano sarà senza Davide Pascolo e Awudu Abass, reclutati dalla Nazionale.

Mentre la squadra attraversa il traffico di Firenze attorno a Santa Maria Novella per superare l’Arno e approdare in hotel, la gara tra Avellino e Cremona va al supplementare e si decide durante la cena. Grosso modo alla stessa ora consumano il pasto anche le squadre di Cantù e Brescia. Il menù è quello tipico della vigilia: pasta integrale, riso (con piselli), bistecca, pollo, patate al forno, verdure crude e cotte più macedonia di frutta.