Cantù, farai ancora paura?

Vicino l’accordo con il play americano Darius Johnson-Odom, in arrivo da Springfield (D-League), l’Acqua Vitasnella Cantù di Pino Sacripanti è ormai prossima al dunque. Manca solo una guardia per completare un roster reduce da una delle rivoluzioni più profonde degli ultimi anni (non che in precedenza…). Sensazioni? Tutt’altro che negative sotto molti aspetti, ma per chi nelle ultime stagioni ha sempre inseguito la finale il senso è di ripartenza. Certo, ottimo reparto play. Odom e Gentile sono nomi forti (e possono garantire anche minuti in abbinata), e anche in quota “3”, la “giovane sensazione” Abass piace come alternativa al quotato Dequan Jones, 3.8 punti in 62 gare in maglia Orlando Magic (ma due anni fa, nell’ultima stagione a Reno). Ala forte: Damian Hollis è un giocatore di garanzia, come racconta la sua ottima stagione a Biella, LegaDue Gold (affidabile in quanto ad americani). Dietro, Ivan Buva, classe 1991 dato in crescita, e con un ottimo mix tra mani e post basso. Poi, il primo vero dubbio. Centri. Erik Williams avrà anche un passato remoto importante (una Coppa Italia ad Avellino, 14.7 punti per 8.1 rimbalzi nel 2009-2010 a Pesaro), ma quella prossimo è fermo al mese di febbraio… Dubbi anche sul cambio Cheikh Mbodj, se non altro per il grande calo qualitativo complessivo del campionato greco (arriva dall’Ilysiakos Atene). Infine, appunto, il discorso guardia. Laganà nasce play, può coprire il ruolo ma sarà fermo sino a novembre. Ecco perché l’ultimo colpo darà la vera dimensione di squadra per Cantù.

PALLACANESTRO CANTU’

Coach Sacripanti

Acquisti Hollis (Biella), Jones (Reno), Laganà (Biella), Williams (Limoges), Mbodj (Atene)

Cessioni Ragland (Milano), Aradori (Galatasaray), Jenkins, Cusin, Leunen

Quintetto Gentile, Odom, Jones, Hollis, Williams