Piemonte e Val d'Aosta, Pianigiani: "Impianti, entusiasmo, passione, storia: tanti i motivi per essere qui"

Fonte: uff stampa fip
Piemonte e Val d'Aosta, Pianigiani: "Impianti, entusiasmo, passione, storia: tanti i motivi per essere qui"

Si è chiuso il secondo appuntamento delle GiornateAzzurre, che in settimana hanno toccato Piemonte e Val d'Aosta. Come nel precedente tour in Puglia, Molise e Basilicata, Simone Pianigiani, Andrea Capobianco, Francesco Cuzzolin e Maurizio Cremonini hanno incontrato atleti, allenatori e dirigenti, allenato giovani e giocatori e tenuto lezioni tecniche in un Clinic integrato sul "Contropiede". L'entusiasmo, anche in questo caso, è stato palpabile, testimoniato dalla grande partecipazione di addetti ai lavori negli impianti di Torino, Alessandria e Aosta che hanno ospitato le GiornateAzzurre.

Nel corso dei tre giorni di lavoro, tanti sono stati gli appuntamenti: Simone Pianigiani ha assistito all'allenamento della PMS Torino e poi alla partita tra Casale Monferrato e Veroli, interessante la visita agli impianti polifunzionali di Cantalupa e dovuto l'incontro con le istituzioni e i giornalisti che si è tenuto nel Palazzo della Provincia di Torino. Giorgio Mapelli, Presidente FIP Piemonte, ha commentato: “Il Piemonte c’è e lo ha dimostrato, l’affluenza da record al PalaCollegno e al Palacima è solo la punta dell’iceberg. Nessuno è andato via prima delle 23, hanno tutti seguito la sessione fino alla fine con grande partecipazione. Sotto la guida del Referente tecnico territoriale Nino Ferraro i nostri ragazzi hanno dimostrato la loro voglia di confrontarsi e di fare basket, a tutti i livelli".

“Il futuro della pallacanestro italiana - ha aggiunto Simone Pianigiani - dipende dalla qualità dell’allenamento. L’Italia non può puntare sul numero o sulla taglia dei giocatori per raggiungere l’eccellenza. E’ sulla nostra grande cultura sportiva, sulla lunghissima tradizione cestistica che dobbiamo investire. E’ un patrimonio che non si deve disperdere. La realtà del Piemonte è importante e continua a crescere. E’ una regione che sta raccogliendo i frutti di un lavoro sui giovani che va avanti da anni in modo costante, qui ci sono giocatori giovani che già si sono dimostrati preziosi con le nostre Nazionali Giovanili, squadre in crescita nel secondo campionato nazionale e diverse formazioni che raggiungono le Finali Nazionali Giovanili. In più ci sono gli impianti, tanti, belli e moderni e questa in Italia è una cosa rara, purtroppo. Il fermento in Piemonte è notevole, è stato importante trascorrere qui due giorni e confrontarci con giocatori, allenatori, dirigenti, arbitri, giornalisti e istituzioni locali. In un momento di congiuntura economica che induce a guardare solo al quotidiano, occorre continuare a lavorare con ottimismo e a pensare in grande. Il Piemonte lo sta facendo”.