Derthona-Legnano: la sala stampa

Le parole di vincitori e vinti al termine della prima semifinale
Fonte: LNP
 Derthona-Legnano: la sala stampa

Antonello Arioli (allenatore Derthona): “Avevamo visto Legnano e pensato che dovevamo interrompere il loro ritmo offensivo. Abbiamo faticato nella prima metà, subendo a rimbalzo, poi nella ripresa siamo andati nettamente meglio. Nel terzo e nel quarto quarto abbiamo abbiamo interpretato al 100% il piano partita. Avere rotto il ritmo offensivo di Legnano ci ha dato inerzia in attacco e abbiamo fatto una grande cosa. Una dedica? La prima al gruppo dei ragazzi, molto cresciuto nella stagione. Abbiamo attraversato momenti non facili, ma grazie al calore della città e alla nostra voglia di lottare siamo riusciti a creare un gruppo vincente. Voglio dedicare questo successo a chi mi é stato vicino quest’anno e negli anni precedenti”.

Leone Gioria (giocatore Derthona): “Provo grande felicità e grande orgoglio di essere parte di questo gruppo. Siamo sempre stati davanti in campionato, ma abbiamo passato tanti problemi e tante tensioni, cose che potevano stroncarci. Il lavoro in palestra e la voglia di passare tempo insieme anche fuori dal campo ci hanno fatto tornare sul binario giusto. Pensare al -20 di Empoli, alla prima giornata, quando ci siamo insultati tra di noi, e guardare a come abbiamo giocato questi ultimi due quarti mi fa dire di essere orgoglioso di questa squadra. Dediche: ai tifosi, alla società, ai compagni. Dal punto di vista personale a chi mi è stato vicino quest’anno, quando ho lottato con un brutto infortunio, alla mia ragazza Barbara, alla famiglia e ai compagni. Nessuno mi ha mai fatto sentire in disparte”.

Mattia Ferrari (allenatore Legnano): “Complimenti a Tortona per avere giocato una partita molto solida. Noi abbiamo ripetuto gli stessi errori della partita persa con Orzinuovi, dove pur potendo vincere, i giocatori erano preoccupati del fatto che potessero giocare male e non pensavano che la partita si potesse vincere lo stesso. Adesso le difficoltà aumentano, perché l’avversaria di domani ha maggiore qualità e esperienza di noi, qualunque essa sia. Dobbiamo resettare i nostri errori e, avendo una squadra giovane, non è facile”.