Sinfonia Assigeco a Jesi: con le torri e Alessandri arriva il secondo brindisi

CONVINCENTE VITTORIA ESTERNA PER I LODIGIANI. Mitch Poletti duella benissimo con Michele Maggioli, l’esterno colpisce dalla panchina: bene anche "Pippo" Ricci mentre Howard Sant-Roos limita Ian Miller
20.10.2014 10:36 di  Luca Mallamaci   vedi letture
Fonte: Il Cittadino di Lodi
Daniel Donzelli a canestro
Daniel Donzelli a canestro

JESI Una mano sugli occhi lucidi e una sul cuore palpitante, riaffiorano prepotenti i ricordi del passato di Andrea Zanchi sette stagioni (da assistente e head coach) sotto il marchio Aurora tornano a galla nel mare delle emozioni che albergano nell’animo. Un altro mondo e un basket diverso. Il 50enne coach rossoblu, seguito da un nutrito gruppo di familiari ed amici in tribuna, festeggia con un’indiscutibile vittoria la “prima” volta da avversario al PalaTriccoli”. Un’enorme soddisfazione personale, un grande risultato per l’Assigeco che, dopo la vittoria con Veroli di giovedì, torna al “Campus” con un doppio sorriso “on the road” e parecchia convinzione in più.

Coraggio, determinazione e lucidità oltre a far lievitare i meccanismi di squadra. In attacco e, soprattutto, in fase difensiva (33 rimbalzi, 10 recuperi). L’Assigeco conosce i fattori fondamentali dell’equazione di gioco da far tornare nella sfida ad avversari fisicati ed esperti come quelli della squadra di Maurizio Lasi. Con Luca Vencato (4 rimbalzi, 3 assist) e Daniel Donzelli (1/3, 4 rimbalzi, 1 assist), ancora nello “starting five”, ci sono lampi di genio e vivacità, sfruttati al meglio da “Pippo” Ricci (6/12, 3 rimbalzi) protagonista di una serata da urlo esaltata dalle due fughe in velocità che contribuiscono al break (0-7) con il quale rossoblu chiudono il discorso nei primi 5’ dell’ultimo periodo. La solidità all’ombra del canestro è garantita da Mitch Poletti (8/15, 8 rimbalzi), straordinario nel fronteggiare i 212 centimetri di Michele Maggioli, da dieci stagioni incontrastato padrone delle aree del “PalaTriccoli”.

Rotazioni più allungate portano benefici nella gestione della contesa da parte dei rossoblu che si esprimono meglio quando possono correre, meglio se alimentati dall’energia difensiva, ma non possono viaggiare a testa bassa, senza equilibrio nello svolgimento dei movimenti offensivi per non esporsi alle folate in transizione dei marchigiani che hanno in Ian Miller l’inviato speciale della dea Canestria sui parquet della Gold. Il “folletto” di Florida State è semplicemente devastante se lasciato libero di esprimere il suo talento: l’abnegazione di Sant-Roos (2/8, 7 rimbalzi, 2 assist) nel sublimare le proprie doti atletiche al servizio della squadra rappresentano il primo pilastro del netto successo Assigeco. Miller nel secondo tempo non vede più il canestro lodigiano.

Il gioco di squadra che sale di livello, la capacità di sacrificarsi aiutandosi in ogni zona del parquet, Alessandri (4/7 da due, 1/1 da tre) che esce prepotente dalla panca: l’Assigeco sfrutta la sua organizzazione per incidere nelle sicurezze di Jesi, già minate dalle tre precedenti sconfitte consecutive.

Il buon approccio rossoblu (0-6 in 3’, 4-10 al 6’) è un segnale importante, Poletti e Ricci sono caldi a dovere, e caratterizza l’attenzione dei ragazzi di Andrea Zanchi nel tenere sempre salda l’inerzia della serata sotto la pressione, spesso poco concreta, dei padroni di casa che trovano spunti vincenti solo in Maggioli (5/12, 6 rimbalzi) e Miller (4/12, 3 assist, 5 palle perse), isolati in un contesto oggetto della montante insoddisfazione del pubblico marchigiano apparso decisamente insoddisfatto alla sirena conclusiva. Buon controllo da parte Assigeco nel secondo periodo (18-23 al 3’, 22-31 al 7’) nel quale Alessandri sfodera i colpi migliori, e progressivo distacco nel terzo quarto (33-40 al 4’, 40-50 all’8’) quando la sagacia di Alvin Young (2/7 dal campo, 374 ai liberi, 2 rimbalzi, 3 assist) si affianca alla produttività di Poletti e Ricci.

L’Assigeco spezzetta le trame offensive dei padroni di casa (19 palle perse) che oltre alle assenze di Mason Rocca e Santiangeli devono migliorare in regia, circolando ogni pallone con attenzione e rapidità.

Il colpo del ko arriva nei primi 5’ dell’ultimo quarto, quando la Fileni è tenuta completamente a secco e i rossoblu firmano il massimo vantaggio (43-60) con un gancio di Poletti di fronte a Maggioli allo scadere dei 24”. La voglia di Migliori (48-60 al 6’) si scontra con la voglia di vincere dell’Assigeco esaltata da Spissu (50-66 al 7’) e Ricci (53-68 a 1.44”) con Young che mette l’ultimo arcobaleno e poi vola a firmare autografi ai tifosi jesini a bordo campo.

 

FILENI BPA JESI                                55

UCC ASSIGECO                                70

13-15; 31-34; 43-53

Fileni BPA Jesi: Miller 13, Borsato 4, Migliori 13, Elliott 7, Maggioli 10; Procacci 5, Benvenuti 2, Picarelli 1, Marsili, Ruggeri. Ne: Lucarelli, Camaglia. All.: Lasi

UCC Assigeco: Vencato 2, Sant-Roos 6, Donzelli 2, Ricci 15, Poletti 17; Alessandri 11, Young 8, Spissu 5, Canavesi 4. Ne: Carrizo, Costa. All.: Zanchi

Arbitri: Ursi di Livorno, Fabiani di Altopascio, Maffei di Preganziol

Note: Spettatori 1800 circa. Tiri liberi: Fileni BPA 10 su 12; Assigeco 9 su 15. Tiri da tre: Fileni BPA 3 su 18; Assigeco 5 su 19. Usciti cinque falli: Elliott (33’)

 

IL DOPOPARTITA

“Zanguevara”, come era soprannominato dai tifosi quando era sulla panca del club di Jesi abbraccia la moglie Paola e i due figli sorridendo a fine gara. «E’ davvero una bella soddisfazione – dice il tecnico dell’Assigeco che ora non ha più la barba “icona” di un tempo -. Ho visto negli occhi dei ragazzi la convinzione nel lavoro che stiamo facendo: l’atteggiamento è quello giusto, sono contento per loro. Sono sicuramente serviti questi giorni in giro passati insieme lontano dal “Campus”: abbiamo bisogno di lavorare per sistemare i meccanismi e rendere omogenea la condizione fisica. L’approccio di oggi? Maturo, oso dire, il che lascia ben sperare ma, consapevoli dei nostri limiti, è bene stare con i piedi per terra e pensare ad impegnarci per l’obiettivo salvezza. Ci sono i nostri giovani da far giocare, questa vittoria serve anche al morale».

La fase difensiva è stata decisiva nel mettere ulteriormente in crisi Jesi. «Non abbiamo il talento né l’esperienza per puntare a fare un punto in più degli avversari – aggiunge Andrea Zanchi -. Noi dobbiamo fare fatica e sfruttare la lunghezza della panca per fare con continuità il lavoro difensivo. Con Jesi i ragazzi sono stati bravi a fare tutto quello che avevamo preparato».

Matteo Canavesi è la fotografia del supporto decisivo garantito da chi è entrato dalla panchina. «Siamo partiti bene, concentrati sapendo quello che dovevamo fare sia in attacco che difesa: si è fatto quanto provato in allenamento – dice l’ala rossoblu -. Jesi ha due giocatori importanti: noi ci siamo avvantaggiati con le rotazioni più lunghe che ci hanno permesso più intensità nel corso della gara».

Michele Maggioli è affranto. «C’è poco da dire, solo da fare: non ci aspettavamo certo di giocare una partita così – commenta il capitano della Fileni affiancando il coach Maurizio Lasi in sala stampa -. L’Assigeco ha giocato una gara pulita, dobbiamo stare uniti per superare il brutto momento».