La Vanoli Cremona al PalaBigi fa ritornare sulla terra la Trenkwalder Reggio E.

Biancorossi molli e troppo individualisti, Cremona passa al Bigi con merito nell'ultima casalinga prima dei play off: 78-87
Fonte: www.ilgiornaledireggio.it
Peric
Peric

(Nicola Bonafini) - La Trenkwalder chiude male la sua stagione regolare in casa. Vince Cremona, con merito, ed è la sorpresa della giornata. 78 a 87 il punteggio finale, con i biancorossi molli, e poco lucidi nella gestione dell'intera gara. Al contrario della Vanoli che, con tre play maker in campo (a volte anche 4) ha sempre menato le danze a piacimento, senza porsi troppi problemi. Una sconfitta che può dare rabbia e motivazioni per rifarsi domenica prossima a Caserta e riportare il giusto approccio alla gara da parte dei ragazzi.

LA PARTITA

L'inizio è quello tipico di una penultima di campionato. Si va a folate. Si corre tanto. Si difende poco. E l'equilibrio regna sovrano Aaron Johnson e Andrea Cinciarini si scambiano canestri e penetrazioni. Il primo “gol” è di Brunner pescato nel solito gioco a due dal “Cincia”. Risponde Conti con un long two pareggia. Si va veramente avanti sul filo di un equilibrio molto dinamico sino al 10 pari. Qui Cremona avanza una qualche piccola pretesa sulla partita. Bomba di Peric ed è 10-13. Taylor, dall'altra parte, pareggia immediatamente, ancora, con una bomba senza ritmo (13-13). Il fatto è che Peric è un rebus veramente irrisolto per tutta la batteria dei lunghi biancorossi. Se non segna con gli appoggi, si guadagna i tiri liberi. Una bomba di Chase spezza nuovamente l'equilbrio sul 16-19. Però per la Trenk entra Troy Bell ed alla fine, il funambolo di Minneapolis il suo lo fa sempre. Infatti, sigla gli ultimi 5 punti biancorossi. Il problema è che dietro si difende poco, tanto che la Vanoli chiude avanti il primo quarto con una bomba di Jarrius Jackson (21-22).

Secondo quarto che inizia con la Trenk che prova a salire un po' di colpi. Soprattutto quando c'è in campo Cinciarini, l'unico che abbia i “giri del motore” giusti nella mollezza generale, Reggio prende un po' di... colore. Bomba di Jeremic e arresto e tiro di Filloy allo scadere dei 24”. L'ex della partita (per parte cremonese), Fabio Ruini si rende protagonista di un cameo in cui trova il modo di farsi pescare in un fallo antisportivo su Jeremic lanciato in contropiede. Il serbo trasforma un solo libero, ma la giocata “ruinesca” frutta comunque tre punti per il 31-26, che rappresenta anche il massimo vantaggio reggiano bissato qualche istante più tardi sul 35-29. Coach Menetti fa rifiatare Cincia ed ecco che il testosterone reggiano cala verticalmente. Silins segna 4 bei punti e Bell tutto sommato, con una certa fatica, produce un minimo d'attacco. Il fatto è che in difesa però si latita, soprattutto nella fase dell'“uno contro uno”. Vitali manda al bar tutta la difesa, Stipanovic sciorina un paio di semi ganci interessanti. Fatto sta che Cremona, complice l'abiura reggiana, riesce a pareggiare il parziale del secondo quarto e confermare il punto di vantaggio anche alla fine del primo tempo, chiuso sul 43-44.

Ripresa che inizia solo per una squadra, perché Reggio rimane negli spogliatoi. I biancorossi in attacco giochicchiano un filo supponenti, in difesa alcuni lo fanno altri omettono, fatto sta che Cremona apre con un 6-0 di parziale che diventa 14-0 in un batter di ciglia. Reggio si trova sotto 43-58 e in attacco si sbaglia tutto il possibile. Menetti si gioca Jeremic e Bell per Slanina e Cinciarini. A rimettere in moto la Trenk sono Brunner e i tre “arancioni” che fischiano una simulazione a Peric – fiscalissima ma giusta -. Bell segna un solo libero ma Taylor spara un missile dalla lunga ed ecco che improvvisamente si torna ad avere una partita (49-58). Chase dall'angolo fa 50-61, ma Taylor, dall'altra parte, ne spara un'altra senza senso ed è ancora – 8. Gli arbitri poi, rispingono ancora Reggio con un tecnico alla panchina cremonese. Jeremic trasforma entrambi i liberi e Taylor segna un'altra bomba: 60-65 e bisognerebbe provare a tenere. Invece alla fine è Cremona che non fa una piega. La Vanoli gira la palla e trova i falli per andare in lunetta e chiudere il quarto sopra di 5 sul 62-67.

Quarto periodo e pensi che Reggio vada alla riscossa. Sbagliato: la Vanoli attacca il canestro. Reggio fa fallo ma non difende. Vitali e Jackson riportano gli ospiti al +9 (62-71). Cinciarini ribatte un colpo con 4 punti consecutivi, ma succede che gli ospiti non sbagliano nulla. La Trenk continua a giocare “piccolo”, ma Stipanovic sotto fa il vuoto e Peric quando è in campo rimane un fattore. L'ultimo sussulto reggiano arriva con Taylor che segna il cesto del 70 a 75. Ma Cremona picchia sempre duro sotto canestro: Stipanovic infila 4 punti, Reggio gioca “uno contro cinque” con gli americani che fanno i turni a chi svelle il ferro. Poi ci si mette anche un fallo antisportivo a Filloy a chiudere la vicenda. Peric segna un solo libero, ma Jackson segna subito dopo: 70 a 82 e ci si approssima ai titoli di coda. Bell va in penetrazione per il -10. Antonutti ha un sussulto con un canestro più fallo ma non converte il libero (74-82). Reggio la chiude qua. Il finale è di una Cremona lucida e convinta. 78 a 87. Una sconfitta paradossalmente salutare.

IL TABELLINO

TRENKWALDER 78

VANOLI 87

Parziali: 21-22, 43-44, 62-67

Trenkwalder Reggio Emilia: Jeremic 11, Taylor 23, Brunner 6, Antonutti 2, Bell 11, Veccia ne, Filloy 2, Slanina, Cervi, Silins 4, Cinciarini 19. Allenatore: Menetti

Vanoli Cremona: Peric, 26 Chase 12, Vitali 13, Speronello ne, Kotti 5, Jackson 13, Belloni ne, Ruini, Johnson 3, Conti 2, Stipanovic 13, Cazzaniga. Allenatore: Gresta

Arbitri: Cicoria, Chiari, Terreni

Note. Giocatori usciti per 5 falli: nessuno. Falli antisportivi fischiati a Filloy (Trenkwalder) e Ruini (Cremona). Falli tecnici fischiati alla panchina di Cremona e a Peric (Cremona). Spettatori 3420 per un incasso di 45.989 euro.