Banco di Sardegna, alla scoperta di Drew Gordon: "Mi piace volare sopra il canestro"

Parla il centro americano ex Partizan Belgrado e grande protagonista della sfida di domenica scorsa a Bologna
Fonte: Ufficio Stampa Dinamo Sassari
Drew Gordon
Drew Gordon
© foto di Foto da dinamobasket.com

È Drew Gordon, uno dei grandi protagonisti del successo da overtime di domenica scorsa sulla Oknoplast Bologna alla Unipol Arena, terminata la seduta di lavoro mattutina al PalaSerradimigni, a presentarsi in Club House e sedersi al tavolo della conferenza per rispondere alle domande dei giornalisti di carta stampata, televisione, radio e siti internet. I lungo californiano ex Partizan Belgrado, una delle ultime perle aggiunte al diadema della Dinamo Banco di Sardegna, ha fatto il punto della situazione sulla sua nuova esperienza sassarese, raccontato il suo esordio da trasferta a sotto le due torri e anticipato il prossimo futuro biancoblu fra la sfida a Caserta di domenica alle 20 e l'imminente start dei playoff della Lega A Beko 2012-2013.

Buona la prima, ancora meglio la seconda?
«La prima partita è andata benissimo, ero un po' ansioso, ero nuovo, ma ho ottimi compagni di squadra uno staff tecnico all'altezza. Mi sento bene, sto bene. Si tratta di trovare la giusta chimica, gara dopo gara diventerà tutte sempre meglio».

A Bologna una prova convincente impreziosita da giocate Nba style.
«Mi piace stoppare e schiacciare, provare la sensazione di volare sopra il canestro, ho fatto quel che mi piace ed è andata bene. Ho parlato con Bootsy per capire come potevamo agire in certe situazioni. Ho provato ad aggiungere ulteriore intensità alla partita. Ho anche tirato da tre? Sono contento, lavoro sempre sul mio modo di giocare. La tripla ero sicuro che sarebbe entrata, coach Sacchetti mi chiede di essere sicuro dei miei mezzi ed io voglio accontentarlo».

Come procede l'avventura sassarese?
«L'Isola è bellissima, a Porto Torres sto ben. Tutti i miei compagni di squadra sono dei bravi ragazzi, non ho avuto problemi ad inserirmi in questo gruppo. Vado molto d'accordo con tutti, ma ho legato molto con Tony Easley, siamo molto simili nel modo di pensare, bello avere un amico così. Io e lui assieme in campo? Lo spero, sarà difficile per gli avversari giocare contro me e lui assieme sul parquet».