Lenovo, Mancinelli: «Scudetto? Varese la mia favorita, ma Cantù se la gioca»

«Io meglio, ma l'unica cosa che conta è la squadra»
Fonte: La Provincia
Stefano Mancinelli
Stefano Mancinelli

CANTÚ - Io mi ero permesso di dirlo che non eravamo in crisi e che, molto più semplicemente, stavamo attraversando un periodo no. Non sono così vecchio, ma un po' d'esperienza credo di averla acquisita e situazioni come queste le avevo già vissute altrove. Insomma, può benissimo capitare senza per forza doverne fare un dramma. Domenica scorsa contro Montegranaro potremmo esserci effettivamente sbloccati. E domenica prossima a Reggio avremo la verifica». Stefano Mancinelli è stato tra i protagonisti dell'ultimo successo canturino contro la Sutor, giocando la sua miglior partita da che indossa la maglia Lenovo.

«Allora porto sfiga!»
«Sto entrando sempre più nei meccanismi di questo gruppo -confessa - dopo aver faticato sia per il fatto di essermi trovato per la prima volta in una squadra a stagione in corso, sia per il fatto di aver ripreso dopo tanti mesi senza il basket giocato». Contro la formazione di coach Recalcati, il Mancio ha recuperato tre palloni sui quattro complessivamente rubati da quando è approdato in Brianza... «Davvero prima ne avevo strappata una soltanto di palla? Avrei detto di più. Ma non tirate in ballo l'atteggiamento perché non è che nelle altre partite io sono sceso in campo con un'altra testa». A proposito di numeri, Mancinelli sta viaggiando a 5 punti, 1.6 rimbalzi e 1 assist di media. Ebbene, quale di queste voci vorrebbe migliorare? «Non mi interessano le statistiche individuali. All'alba dei trent'anni bado soltanto a vincere senza più far caso alle mie cifre». Riformuliamo allora la domanda: quale di quelle delle tre voci necessità di un incremento per il bene della squadra? Secca la replica: «Tutte e tre». Una curiosità: l'ala ex Bologna e Milano è stato schierato tre volte in quintetto e Cantù ha sempre perso, mentre la squadra ha vinto cinque volte su sette quando è subentrato dalla panchina... «Evidentemente porto sfiga! Battute a parte, mi è indifferente entrare subito o farlo più avanti».

«Il ritiro ci ha fatto bene»
Un passo indietro, al ritiro di Novarello. «Se è per questo ne avevo già affrontati tanti di ritiri in carriera, punitivi e non. Se devo dire la mia, è servito perché un conto è frequentare qualche compagno, altro è lo stare insieme tutti quanti. Chi è single e chi ha famiglia. Insomma, è aumentatala coesione del gruppo». Tre giornate al termine della regular season, qual è la sua favorita per lo scudetto? «Ho sempre creduto che Varese fosse molto forte, ma sinceramente sino a un mese fa non la ritenevo la principale pretendente al titolo. Ora, invece, ho cambiato idea. La Cimberio può vincere». Riguardo a voi, che dire? «Che facciamo ancora parte del lotto delle candidate al tricolore e che se nei quarti di finale potessimo evitare Milano e Siena sarebbe meglio poiché avversarie profonde ed esperte».

Fabio Cavagna