L'insostenibile leggerezza dell'EA7

L'insostenibile leggerezza dell'EA7
© foto di Foto Savino Paolella

(Carlo Fabbricatore) - Milano Vs Sassari è il compendio della stagione disastrosa giocata dall'Olimpia fino a questo momento. Si sono visti tutti gli errori strutturali di questo team costruito per vincere subito. A ben guardare finora manca tutto per poter dire che l'insieme di questi giocatori sia una squadra. La difesa non graffia, anzi è molle come un fico, nessuno aiuta nessuno. Un giocatore della Dinamo è andato a prendersi un rimbalzo indisturbato su un suo tiro da tre punti senza che nessuno abbia fatto il tagliafuori. Come al solito EA7 ha subito i tagli dal lato debole che hanno fruttato agli avversari canestri e falli. Sassari gioca in modo lineare e sereno, Milano in modo logorroico: questa è la differenza! I milanesi sembra quasi siano a lavorare in fonderia e non a divertirsi guadagnando. Pessimo l'atteggiamento visto in campo; sarebbe meglio vedere facce imbufalite piuttosto che amorfe. Inizio imbarazzante con Easley che nei primi 10 minuti ha +20 di valutazione. Bourousis esce mestamente di scena finito il primo quarto (7p e 4 falli subiti) con la motivazione tecnica che Ioannis non  riesce a difendere sul pick'n'roll. Fotsis sembra l'ombra di se stesso, ma siamo sicuri che sia impiegato nel modo più consono alle sue caratteristiche? Capitolo guardie. Stipcevic gioca con grinta e mette delle triple importanti e viene sostituito; motivazione: serviva uno più alto per marcare Diener ma il risultato è che il subentrante si prende in faccia un canestro da tre. Hendrix e Melli si danno da fare a rimbalzo ma in attacco non sono particolarmente pericolosi. Chiotti combatte ma non ha l'abitudine alla partita. Basile fa il suo ma la freschezza non è più quella degli anni buoni. Gentile spara a salve e in difesa è estremamente falloso. Hairston fa il boia e l'impiccato, gli manca solo di pulire i vetri del Forum e per questo arriva alla fine stremato.
Sassari opera cambi di lato e transizioni ottimali; Milano non ha mai cambi di ritmo. In attacco Diener mette tutti i suoi compagni in confidenza con il pallone contrariamente alle guardie milanesi. Gioco collettivo contro soluzioni personali: così non si va molto lontano. Sacchetti (bravo) con molta onestà dice che la Dinamo ha giocato bene solo il primo quarto perché aveva la mente libera. Qualcuno storcerà il naso per come Sassari ha interpretato la gara ma  libertà e serenità offensiva  la rendono una bella realtà specialmente a livello di stagione regolare. Meo molto lucidamente in conferenza stampa lo ha sottolineato ma intanto fa gioire i suoi tifosi con una pallacanestro piacevole e spumeggiante anche se talvolta prende dei grossi rischi.
Milano in casa non “la mette” mai sulla forza per imporre il fattore campo: il basketball è un gioco duro per uomini duri non per ballerine. Il Forum deve essere un forte inespugnabile non una costruzione di sabbia che al primo soffio d'aria viene spazzata via. La conduzione tecnica della squadra è sicuramente da rivedere perché bisogna guardare all'oggi e al domani e tutti devono essere messi in discussione. L'amalgama non deve essere un alibi in quanto i quattro quinti del quintetto base sono quelli dell'anno scorso e gli innesti dovevano essere migliorativi e marginali. Manca il leader carismatico, l'uomo dell'ultima azione, il giocatore che ti fa vincere le partite punto a punto con una giocata: questa è una gravissima mancanza strutturale che deve essere risolta al più presto.
Fra qualche giorno arrivano i lituani dello Zalgiris e l'Armani non può più sbagliare perché altrimenti sarebbe un fallimento totale e questo la Proprietà e i Tifosi non lo meritano proprio.

Massima della giornata: “Se non difendi di squadra non vinci”

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