Usa-Russia, scambio tra Brittney Griner e il trafficante d’armi Viktor But

Usa-Russia, scambio tra Brittney Griner e il trafficante d’armi Viktor But

E' stato confermato sui canali internazionali che sarebbe in dirittura d'arrivo le trattative per la liberazione della famosa cestista americana Brittney Griner attualmente detenuta in Russia con l'accusa di traffico illegale di droga. Verrà scambiata con il trafficante d’armi russo Viktor But, detenuto nello Stato americano dell'Illinois, secondo i media statali russi, che citano fonti interne dei Servizi segreti.

Intanto le autorità russe hanno prorogato fino al 18 giugno lo stato di carcerazione preventiva della campionessa olimpica di basket. Secondo quanto riferito dalla Cnn, che cita l'agenzia Tass, il tribunale di Khimki, della regione di Mosca, ha così accolto le richieste dell'accusa.

Ma chi è Viktor But? Ritenuto trafficante di armi, 55 anni di una esistenza quasi da romanzo, è stato arrestato il 6 marzo 2008 in Thailandia e poi estradato negli Usa dove è stato riconosciuto colpevole di aver venduto armi alle Forze armate rivoluzionarie della Colombia. I media occidentali, ricorda il Corriere della Sera, lo chiamano il barone delle armi e i servizi segreti americani lo considerano uno dei più grossi trafficanti del mondo.

Ex interprete militare, dopo lo scioglimento dell’Urss si era messo in proprio occupandosi di trasporti aerei commerciali nella Repubblica sudafricana e poi negli Emirati Arabi. A metà degli anni ’90 venne associato alle forniture illegali di armi in Afghanistan e in una serie di paesi africani. Non mancano i sospetti e le accuse su contrabbando di diamanti e riciclaggio del denaro. Alle sue gesta è ispirato il personaggio interpretato da Nicolas Cage nel film "Lord of war".

Altrettanto famosa, Brittney Griner (due metri e sei centimetri di statura, lunghi capelli rasta che porta fin dall’inizio della carriera) è una campionessa della WNBA con un lunghissimo palmarès. E' entrata nel libro dei record per aver segnato duemila punti e realizzato cinquecento stoppate in una sola stagione. Attivista della comunità Lgbt americana, è la prima campionessa dichiaratamente lesbica ad avere firmato un contratto di sponsorizzazione con la Nike.