Lavoratori sportivi: la soglia di esenzione 2023 è di 15mila euro

"La soglia di esenzione fiscale di 15 mila euro per il lavoro sportivo si riferisce all'intero periodo di imposta 2023, anche se la riforma (dlgs 36/2021) è entrata in vigore il 1° luglio. I compensi erogati da questa data, quindi, devono essere assoggettati a tassazione per la parte eccedente l'importo di 15.000 euro, da determinare nel 2023, "tenendo conto degli eventuali compensi erogati nel periodo gennaio­/giugno 2023, esclusi da imposizione fino a 10.000 euro, ai sensi dell'articolo 69 del Tuir". Lo scrive  Michele Damiani su italiaoggi.it

Il chiarimento viene dalla Agenzia delle entrate nella risposta a interpello 474 del 2023 di una società sportiva dilettantistica che ha corrisposto ad un atleta compensi pari a 20.400 euro per il periodo gennaio/­giugno e pari a 15.400 euro per il periodo luglio/­dicembre 2023. La problematica è nata dal fatto che i due semestri hanno regole fiscali diverse: esenzione fino a 10 mila euro come prevista dall'articolo 69 del Tuir il primo, esenzione di 15 mila definita dal dlgs 36/2021 il secondo.

Così l'Agenzia arriva a una conclusione chiara (link per ulteriori informazioni): "i compensi erogati dal 1° luglio 2023 devono essere assoggettati a tassazione per la parte eccedente l'importo di 15 mila euro, da determinare nel 2023 in applicazione del comma 1­bis dell'articolo 51 del dlgs 36/2021, tenendo conto degli eventuali compensi erogati nel periodo gennaio/­giugno 2023, esclusi da imposizione fino a 10.000 euro, ai sensi dell'articolo 69 del Tuir". Nel caso di specie, la Ssd ha erogato compensi nel primo semestre del 2023 applicando la ritenuta a titolo d'imposta sulla parte eccedente l'importo di 10.000 euro e, pertanto, "dovrà assoggettare ad imposizione i compensi pagati nel periodo luglio­/dicembre 2023, per la parte che eccede i restanti 5.000 euro della soglia di esenzione di 15.000 euro che si riferisce all'intero periodo d'imposta 2023."