Alessandro Gentile alla Gasport: «Felice solo con una medaglia al collo»
Il giorno di Berlino, o il primo giorno di Berlino. Certo, ce ne saranno altri, ma Alessandro Gentile non vede l'ora nel giorno di Italia-Turchia: «Pronti. Non vediamo l’ora di iniziare, siamo in ritiro dal 20 luglio, la voglia di iniziare è tanta. Sì, siamo pronti».
IL RITIRO
«Pur con qualche difficoltà, qualche alto e basso di troppo, penso che abbiamo svolto un ottimo lavoro e che tutti hanno dato il massimo. Sicuramente non siamo una squadra senza punti deboli ma dobbiamo essere bravi a minimizzarli, cercando invece di giocare su quelli forti che sono tanti».
LA DIFESA
«Penso sia la chiave, deve essere il nostro marchio di fabbrica, come lo fu due anni fa in Slovenia. Qui abbiamo più talento e soluzioni in attacco, però il basket europeo nasce e parte soprattutto nella metà campo difensiva».
IL GIRONE
«E' un girone bello tosto ma è inutile piangersi addosso. Dovremo essere pronti e bravi ad approcciarlo sin da oggi nel modo giusto».
LA TURCHIA
«Ha giocatori di grande talento e grande esperienza. Ha aggiunto al roster Bobby Dixon che è un play con notevoli doti di realizzatore. È molto fisica sotto canestro, ha centri molto grossi come Semih Erden e Oguz Savas, dovremo essere pronti a contrastare subito la loro fisicità».
OBIETTIVI
«Avere un pezzo di qualcosa al collo. Sono scaramantico, non aggiungo altro».