Brescia - Trento, verso la semifinale promozione

La storia di queste due compagini ha molti punti in comune, dagli esordi allo scudetto Dilettanti, sino alla semifinale che scatta domenica.
24.05.2013 11:36 di Lorenzo Belli   vedi letture
Coach Martelossi
Coach Martelossi

La storia di Brescia e Trento parte (o meglio, per i lombardi riparte) il 27 settembre del 2009 quando al San Filippo andò in scena uno scontro “faunistico”: Leonessa contro Aquila si incrociarono per la prima volta; era anche il loro primo match di un certo livello, infatti si giocava l'opener del campionato di “A dilettanti” . Vinse nettamente Brescia con venti punti di scarto (73-53) e al tempo i protagonisti per le rispettive compagini erano Crow e Facenda. Non è passato poi molto tempo da allora, solamente 3 anni e 8 mesi, e questi due club hanno scalato in fretta la gerarchia della pallacanestro italiana, tenendo buono il detto che “vincere aiuta a vincere”, si sono dapprima cucite entrambe il titolo di campione d'Italia dilettanti, Brescia nel 2011 e Trento lo scorso anno, e poi hanno iniziato a mettersi in luce anche in Legadue raggiungendo i play-off ed avanzando in semifinale con grande autorità.
La Leonessa può vantarsi di esser sempre stata un “passo avanti”, è stata la prima della due a qualificarsi ai play-off nelle due serie, ed è stata anche la prima a vincere il campionato di A Dilettanti; ora vorrebbe essere la prima a raggiungere la finale che potrebbe introdurla al paradiso della Serie A. I trentini sono sempre stati in scia, hanno lavorato con grande intelligenza e sono rimasti convinti delle proprie scelte anche nei momenti più delicati, l'esempio migliore rimane la conferma di coach Buscaglia (oggi in pole-position per il coach of the year) anche nei momenti più bui della primavera del 2011; da lì la Bitumcalor non si è più fermata mietendo vittorie su vittorie e intascandosi meritatamente pure la coppa Italia di categoria quest'anno.

Sarà di certo una semifinale promozione di altissimo livello. Le due compagini si sono dimostrate più che meritevoli di giungere a questo appuntamento disputando un girone di ritorno di regular-season pressoché perfetto e poi eliminando con dei secchi 3-0 le loro rispettive avversarie al primo turno di play-off (Forlì e Barcellona Pozzo di Gotto). Ora però ne rimarrà una sola che potrà cullare il sogno promozione e la serie si preannuncia vibrante ed equilibrata. La Centrale del latte ha vinto entrambi gli scontri di campionato ma, come insegna proprio la stessa Brescia che durante la stagione aveva perso due volte con Forlì per poi regolarla con autorevolezza in post-season, questo sembra poter esser più un incentivo per i trentini che una “assicurazione” per i lombardi.

Tanti gli spunti di interesse, dalla sfida tra i due registi italo argentini (Fernandez vs Forray) al pericoloso incrocio tra due dei migliori “bombardieri” del campionato (Jenkins vs Umeh) e a quello tra due dei giocatori più completi (Giddens vs Elder). Sotto canestro possiamo immaginare scontri di tecnica sopraffina (Brkic vs Garri), e duelli “rusticani” (Barlos vs Dordei). Dalla panchina vedremo alzarsi enfant-prodige da ambo le parti (Loschi e Pascolo) mentre sulla panchina saranno seduti (poco a dir la verità) quelli che, per gli addetti ai lavori ma anche per i tifosi, sono i due migliori allenatori di questa stagione: Martelossi e Buscaglia. Insomma, gli ingredienti per una serie appassionante non mancano e pertanto l'appuntamento è a domenica sera, ore 20:00, nella bolgia del San Filippo per gara-1. La Centrale proverà certamente a far valere quel fattore campo che l'ha sospinta verso questa storica semifinale e a un sogno ad occhi aperti. A inizio stagione Martelossi disse: “Partiamo per ultimi, ma non arriveremo ultimi..”, forse nemmeno lui pensava che a fine anno potrebbe lasciarsi andare a un: “Beati gli ultimi...”