Tezenis Verona, Da Ros celebra il PalaOlimpia «Sarà decisivo per i playoff»

Coach Ramagli si guarda indietro: «Quando tutto andava male siamo rimasti stabili. Ed ora raccogliamo i frutti di quelle scelte oculate»
Fonte: L'Arena
Matteo Da Ros
Matteo Da Ros

VERONA - In casa Verona si sta scervellando fra conti, quoziente canestri e classifiche avulse per capire se e quando la matematica dirà che nella griglia dei playoff ci sarà anche Verona. Ma qualcun altro prova a far tesoro dell´entusiasmo creato dalla vittoria di domenica contro Casale Monferrato. «Il PalaOlimpia è stato bello, davvero», ha confessato nel dopopartita Matteo Da Ros. «Cori, striscioni, sostegno incessante: ho visto tanta gente convinta. L´atteggiamento del pubblico lo senti molto in campo ed attorno a noi adesso c´è il giusto coinvolgimento. E questa è una chiave fondamentale per i playoff». La post season, appunto. Che per i gialloblù appare cosa quasi fatta: basterà una vittoria nelle prossime tre giornate per la certezza matematica e senza aspettare i risultati delle altre contendenti. L´unico pericolo, a questo punto, sarebbe un´ipotetico arrivo a tre a quota 28 punti con Trento e Scafati e con due posti da assegnare. In questo caso, infatti, la classifica avulsa assegnerebbe alla BitumCalor 6 punti (doppia vittoria con i gialloblù ed una con i campani), 4 alla Givova (le vittorie all´andata con le due contendenti) e solo 2 alla Tezenis (il successo di dieci giorni fa a Scafati).

Conti della serva a parte - anche se in riva all´Adige sono consentiti tutti i riti scaramantici conosciuti - resta il fatto che a questa Tezenis non costerà troppa fatica aggiungere almeno altri due punti alla sua classifica con tre match a disposizione in dieci giorni: a Trieste giovedì, in casa con Veroli domenica e a Forlì sette giorni dopo. Ad esserne sicuro è lo stesso coach Alessandro Ramagli. «Questa è una squadra molto nuova, che più lavorerà insieme più avrà occasione di giocare la pallacanestro che ha in testa», dice infatti il tecnico. «Stiamo giocando bene, stiamo bene anche fisicamente. È importante che Gabriele Ganeto abbia riassaggiato il campo perché è importante che lui rientri per darci una mano in questo scorcio finale di stagione. Perché ne abbiamo bisogno, perché quando si gioca con grande frequenza come accadrà da ora in poi bisogna avere le risorse che ci sono mancate per tanto tempo».
Torna anche al passato, Ramagli. A quando la barca gialloblù sembrava poter essere travolata dai risultati negativi. E cita Dan Peterson. «Commentando in diretta la partita di Roma ha spiegato come in una stagione è normale e sicuro che ogni squadra andrà incontro ad un momento di difficoltà legato agli infortuni o ad un calo di forma. Così come si può andare incontro ad un momento in cui la conoscenza reciproca e la qualità del gioco diventano più alte. Se succede a squadre come Siena o Varese è normale che succeda anche a Verona. Se nel momento delle quattro sconfitte di fila fossimo andati via di testa avremmo creato i presupposti per non entrare nei playoff. Avremmo potuto arrabbiarci tutti, mandar via l´allenatore, cambiare i giocatori, far incavolare il pubblico... Invece siamo rimasti mentalmente stabili percorrendo il cammino che abbiamo deciso di seguire insieme. A casa mia si chiama stabilità. Quest´anno l´abbiamo provata grazie alle scelte della società, stabile nei momenti difficili. Da quella stabilità è nata una squadra che ha una faccia diversa, che ha giocato un bel periodo di partite, che ne ha davanti ancora di importanti e che speriamo possa avere una post season durante la quale regalare divertimento al suo pubblico. Tutto questo di cui stiamo godendo adesso è figlio di quella reazione di stabilità nei momenti difficili. Chi non ha la forza di essere stabile è meglio che cambi mestiere».
Quanto al match contro l´ex capoclassifica Casale Monferrato resta la soddisfazione di aver fatto «una bella partita, divertente. È un motivo di grande soddisfazione vedere la capacità dei ragazzi di trovarsi, molto diversa rispetto a quello che avevamo visto all´inizio del campionato. Noi ci eravamo preparati su due scelte difensive: una era il raddoppio contro McConnell, l´altra era il fatto che potessero giocare passando dietro sul primo blocco e che sul secondo lo buttassero dentro inseguendolo. Per tutto il primo tempo hanno raddoppiato Mickey e lui è stato bravissimo perché i suoi tre assist alla fine del primo tempo non danno la misura di quanto lui è stato bravo a coinvolgere gli altri. Ed è chiaro che nel momento in cui Lawal prende cinque palloni su un taglio aperto, mette i denti sul ferro e schiaccia. La partita la prepari pensando a quel che può accadere. E fortunatamente ci abbiamo visto giusto».

Bruno Fabris