Lega A - Venezia con il vento in...Coppa. Casarin: Contro Avellino altra battaglia al limite

31.03.2017 20:01 di  Massimo Roca   vedi letture
Fonte: Il Mattino
Lega A - Venezia con il vento in...Coppa. Casarin: Contro Avellino altra battaglia al limite

Quello di lunedì sera sarà il quarto capitolo di una nuova saga che già sta facendo impallidire il duello con Reggio Emilia. La Sidigas ha scoperto una nuova bestia nera. La Reyer ha finora domato i lupi tre volte su tre. Gare in assoluto equilibrio chiuse con scarti minimi: +2 nel match di andata per i veneti e +4 in entrambe le sfide di Champions League. E proprio dalla Champions arrivano gli ultimi successi dei lagunari. La vittoria nel match di ritorno sui turchi del Pinar ha regalato l’accesso alla final four di Champions (28 e 30 aprile, sede da definire con Monaco e Tenerife in lizza) al fianco di Tenerife, Monaco e Banvit (sorteggio il prossimo 7 aprile). Al vertice della Reyer Venezia c’è un po’ di Scandone. Federico Casarin, attuale presidente ed uomo di fiducia di patron Brugnaro, era la guardia nel quintetto composto anche da Di Terlizzi, Coen, Bramati e Totaro che sfiorò gli spareggi per la promozione in serie A2 nella stagione 1990-91.

Soddisfatti dell’esperienza in coppa?

“C’è grande entusiasmo in città per il risultato di mercoledì sera. E’stata una scelta ben precisa, interpretata come palestra di crescita in ottica campionato. Per noi è la seconda esperienza europea dopo l’Eurocup della scorsa stagione. E’ stato un percorso in crescendo: il girone di qualificazione chiuso al secondo posto, la battaglia sedicesimi con il Ventspils, l’impresa di eliminare una formazione forte come Avellino ed il grande doppio turno con il Pinar, il cui successo è stato costruito nel match di andata”.

La vostra preferenza per il prossimo anno? Eurocup o Champions?

“Vediamo di acquisire innanzitutto il diritto a partecipare. Al momento non abbiamo ancora deciso”.

Che gara si aspetta lunedì sera? Avete battuto Avellino tre volte su tre, seppur di misura: pensate di chiudere i giochi per il secondo posto?

“La Sidigas è una squadra di grande capacità, ben allenata. L’inserimento di Logan sta a testimoniare sia il valore del roster, sia quanto patron De Cesare ci tenga ad ottenere determinati risultati. Abbiamo avuto già modo di incontrarci tre volte, ma sono state tre battaglie al limite, giocate intensamente al cospetto di una grande cornice di pubblico e con due tifoserie gemellate. Cerchiamo di smaltire le tossine dell’impegno di coppa per arrivare pronti ad affrontare una grande squadra”. 

Cosa temete di più di Avellino anche in chiave playoff?

“E’ squadra completa, non ha particolari punti deboli ed ha grande capacità di cambiare assetto durante la gara. Sacripanti è uno dei migliori allenatori del nostro campionato. Giocheremo davanti al nostro pubblico. Una vittoria sarebbe importante alla luce del nostro calendario: Milano e Brescia fuori, poi Varese in casa, quindi trasferta a Sassari e chiusura interna con Brindisi intervallata dalla final four di Champions”.

Qual è il giocatore di Avellino che porterebbe a Venezia il prossimo anno?

“Ce ne sono almeno 3-4 che mi piacerebbe avere con noi. Ma non mi faccia fare nomi. Non posso che fare i complimenti ai dirigenti di Avellino per le scelte. Al momento sono contento dei miei giocatori. Hanno dimostrato oltre che qualità tecniche, grande attaccamento alla causa”.

Fuori il centro americano Hagins per almeno altre tre settimane, dopo aver fatto esordire Stone, Venezia potrebbe avere a disposizione anche il centro ex Milano, Esteban Batista…

“Si sta riprendendo dal fastidio al polpaccio rimediato alla vigilia del match contro Pistoia. Lo staff tecnico e sanitario contano di metterlo in sesto rapidamente. Sarebbe un bel colpo averlo già a disposizione lunedì sera”.

Batista e Samuels: voi e Brindisi avete seguito Avellino sulla strada del centrone. Quanto possono incidere dei giocatori del genere nel nostro campionato?

“La nostra è stata una precisa scelta per avere un giocatore con caratteristiche con non avevamo. Giochiamo una pallacanestro atipica spesso con due numeri quattro insieme. E’ evidente che quando nei play off si gioca ogni 48 non si può sempre correre. Bisogna centellinare ed il gioco sotto canestro comincia a diventare determinante e lì alcune caratteristiche fisiche possono risultare determinanti”.

La vostra stagione è stata costellata da tanti fastidi fisici che avete saputo tamponare. Ad Avellino l’infortunio di Cusin ed ora quello di Ragland. L’impressione è che avete saputo reggere meglio forse sia le avversità , sia il doppio impegno rispetto alla Sidigas…

“E’ vero, sia stati bravi. Tonut è rientrato da poco. Abbiamo tenuto botta soprattutto quando c’è stato l’allarme rosso nel reparto esterni con le assenze contemporanee di Tonut, Filloy, Mc Gee. Un periodo nero coinciso con la Coppa Italia dove non riusciamo mai ad andare oltre il primo turno. La Champions, pur togliendoci delle energie, ci ha dato modo di restare coesi senza stare lì a rimuginare sulle difficoltà”.

Qual è il giocatore da cui vi attendete qualcosa di più? Chi  invece è andato sopra le aspettative?

“In realtà ci sono stati diversi giocatori che hanno avuto picchi importanti in momenti diversi: Haynes, Ejim, Peric, Filloy. Ci auguriamo di arrivare al momento clou del campionato con il nostro allenatore in difficoltà per le scelte da compiere ma solo per l’abbondanza di alternative a disposizione”.

Milano è in un momento di difficoltà. Pensa che quest’anno i playoff possano riservare qualche sorpresa? C’è una nuova Sassari? Può essere la Reyer?

“Ci auguriamo tutti che si possano esserci delle sorprese. Milano paga una serie incredibili di infortuni. L’Eurolega è molto impegnativa, ma in campionato resta a +8 sulla seconda. Al momento non c’è ancora margine. La volata playoff resta incertissima. Tutte le squadre che vanno dal secondo al decimo posto, attualmente occupato da Pistoia, hanno chance importanti per centrare i playoff. Ma non taglierei fuori del tutto neanche Cantù e Varese”.