LBA - Sandro Gamba "Milano sarà una squadra ancora più cattiva"

LBA - Sandro Gamba "Milano sarà una squadra ancora più cattiva"

E' martedì 2 giugno, e tornano anche le semifinali di playoff del campionato italiano di pallacanestro. Con esse anche le considerazioni di Sandro Gamba, dopo l'esito delle Final Four dell'Olimpia sulle colonne de La Repubblica edizione Milano.

Siamo rimasti ancora un po' così, dopo questo weekend di speranze e frustrazioni. Tutti d'accordo che la sconfìtta contro il Barcellona in semifinale era un evento da mettere nel conto, giocando contro una squadra che aveva fatto della continuità durante tutta la stagione la sua forza.

E tutti altrettanto d'accordo sul fatto che l'Armani se la sia giocata fino all'ultimo e al meglio, con grande intelligenza e carattere, ribaltando il gap fisico di partenza con un quintetto piccolo e aggressivo. Se la sarebbe potuta giocare in finale contro l'Efes?

Io dico: certamente sì, ancora partendo da sfavorita, ma con le armi per arrivare fino in fondo e provarci. Non lo sapremo mai. E, se dobbiamo spendere un rimpianto, lo facciamo per quelle 17 palle perse della semifinale, un dato decisamente superiore rispetto al resto della stagione di Eurolega, il numero forse più penalizzante al di là degli ultimi due tiri che tutti conosciamo e che non voglio nemmeno ricordare.

Non ci sono altri appunti da fare: la squadra ha resistito contro un'avversaria più fisica e più pesante, non è mai andata davvero sotto nemmeno in quel primo tempo pieno di difficoltà. Per esperienza personale, so come si esce da una delusione continentale così cocente.

Si rientra in campionato con il dente avvelenatissimo, si giocano partite di grande fisicità, magari più fallose del solito -­ intendo sia il numero di errori di esecuzione che il numero di contatti proibiti in campo - proprio perché il tasso di cattiveria agonistica è diverso dal solito.

Non serve così tanto a resettare i cervelli, bastano 15 minuti di discorso in spogliatoio, senza tante prediche, e via. L'Olimpia, e qui parlo dei giocatori, ha dimostrato sul parquet di Colonia quanto creda agli insegnamenti di Ettore Messina, la sua fiducia negli indicazioni del coach e credo che questa compattezza peserà nel resto dei playoff italiani.

Non mi stupirei di un 3 a 0, stasera. Si sta profilando, a meno di sorprese sconvolgenti, una finale Olimpia Milano ­ Virtus Bologna, e non devo certo essere io a ricordare il tipo di fascino che un epilogo del genere avrebbe per tutto il basket italiano.

Le due società più gloriose e vincenti di fronte, le uniche vere due grandi società del movimento italiano. In teoria è la serie più equilibrata possibile, il talento della Segafredo vale quello dell'Armani, è una squadra che sa produrre a metà campo e in velocità.

Ma è più soft in difesa. Lo sono tradizionalmente, le V nere, piazza dove le attese e i malumori di tifosi sono all'ordine del giorno. Milano è più efficace, nel complesso. Sarebbe la mia favorita.