Coronavirus. C'è un vaccino italiano che risponde bene ai test

Coronavirus. C'è un vaccino italiano che risponde bene ai test

Buone notizie sulla ricerca di un vaccino contro il Covid-19. Test eseguiti sui topi nel laboratorio di Virologia dell'istituto Spallanzani, secondo quanto riferito all'ANSA dall'amministratore delegato Luigi Aurisicchio di Takis, dimostrano che gli anticorpi generati dal vaccino realizzato dalla società funzionano.

"Per la prima volta al mondo" si legge nella nota "Un candidato vaccino contro il nuovo coronavirus ha neutralizzato il virus nelle cellule umane. Per quanto ne sappiamo, siamo i primi al mondo ad aver dimostrato la neutralizzazione del coronavirus da parte di un vaccino. Ci aspettiamo che questo accada anche nell'uomo."

Aurisicchio ha aprlato del processo tecnico e dell'aiuto che si attende dalle istituzioni per progredire ulteriormente e velocemente: "I risultati ottenuti ad oggi sono incoraggianti e ben oltre le aspettative: dopo una singola vaccinazione, i topi hanno sviluppato anticorpi che possono bloccare l'infezione del virus Sars-CoV-2 sulle cellule umane."

Per metterlo a disposizione di tutti, fa notare "abbiamo bisogno del supporto delle istituzioni e di partner che ci aiutino ad accelerare il processo: questa non è una gara e insieme possiamo vincere tutti contro il coronavirus".

La domanda che sorge spontanea nel lettore è perché ci siano così tanti gruppi diversi sono in corsa per realizzare il vaccino e non si punta su una soluzione unica, unendo le forze? "Questo sarebbe l'obiettivo dell'Oms. Ma c'è da dire che questo è un virus sconosciuto, e che ci sono varie tecnologie che possono produrre una risposta immunitaria qualitativamente diversa.

In Australia stanno sviluppando un vaccino basato sulla proteina Spike, che funziona bene come risposta immunitaria, ma meno sulla memoria immunitaria. A Oxford usano un vettore virale, approccio in genere molto promettente, ma con un neo: con questo vaccino dopo un paio di somministrazioni l'organismo riconosce e blocca il vettore, Dunque se Covid-19 sarà solo il primo di una serie, questa tipologia di vaccino potrebbe non funzionare più contro un ipotetico Covid-22."