AMERILEAGUE, la minaccia numero 1 per lo standard dei campionati europei e cinese

AMERILEAGUE, la minaccia numero 1 per lo standard dei campionati europei e cinese

Pare che davvero negli Stati Uniti la sempre desiderata Lega intermedia tra il College e la NBA stia diventando una realtà: è nata a Las Vegas AmeriLeague. Questo nuovo campionato professionistico si propone di valorizzare i talenti, anche quelli provenienti da tutto il resto del mondo, sopra i 18 anni che non trovano spazio nel mondo dorato della NBA ma a condizioni economiche decisamente superlative rispetto alla D-League e alla media dei campionati europei e cinese.

Nelle intenzioni del board di AmeriLeague per i migliori talenti saranno riservati stipendi che andranno da 700.000 a 2,5 milioni di dollari, e la media sarà sicuramente superiore ai 30-50.000 dollari che ricevono gli atleti in D-League o in Europa. La concretezza della neonata AmeriLeague spiega anche l'improvvisa accelerazione delle franchigie NBA nella costituzione di nuove squadre satelliti per il loro campionato di sviluppo: il timore è quello di lasciarsi scappare un business che si annuncia molto ricco.

Non dovendo più attraversare l'Oceano per trovare spazio e continuità, molti giocatori americani non verranno più ad alzare il livello delle formazioni del Vecchio continente, e ci potrebbe essere una involuzione tecnica generale che rivoluzionerà in favore dei clubs che stanno dedicando l'attenzione sui settori giovanili le gerarchie del prossimo decennio. Con molta intelligenza, AmeriLeague non si propone in competizione diretta con la NBA ma il successo del target potrebbe incidere notevolmente e negativamente anche sullo sviluppo futuro della Lega guidata da Adam Silver.

Otto team (tutti con base a Las Vegas: 702 Vegas, Dealers, Flush, High Rollers, i15, Mambas, Westerners, Wild Aces) e un draft 2015 sono sui nastri di partenza della prima stagione del campionato che sarà nel mese di novembre e di cui l'acquisto delle partite in diretta via cavo o satellite è già disponibile. Il prossimo weekend a Dallas verranno svolti i tryout mentre si annunciano già i primi giocatori selezionati nel primo tryout che si è svolto proprio a Las Vegas.

La concorrenza avanza: ci saranno in giro abbastanza buoni giocatori per tutti? Con le cifre di ingaggio che sono state annunciate dal board di AmeriLeague i talenti delle migliori squadre europee, in attesa del mega-contratto NBA, potrebbero decidere di atterare negli States per prendere ingaggi che sono difficilmente pareggiabili anche dalle 6/8 più ricche formazioni come Barcellona, Real Madrid, Fenerbahçe, CSKA. Venti di cambiamento avanzano...