Lega A - Pubblico in calo al PalaTrento: un tappo alle ambizioni dell'Aquila?

Lega A - Pubblico in calo al PalaTrento: un tappo alle ambizioni dell'Aquila?

Stagione altalenante per la Dolomiti Energia, con in campo un girone d'andata disastroso, e un girone di ritorno da prima della classe, come sembra dimostrare questa tre giorni di playoff con le due vittorie sulla Dinamo Sassari. Altalenante però anche sui dati dell'affluenza del pubblico: se nella stagione regolare è stato superato il record con 3.396 presenze, in gara 1 sono arrivati poco meno di 3.000 spettatori e ieri sera si è toccato un mesto 2.723. La risposta di Trento città e della provincia davanti alla consistenza e ai successi della truppa di Maurizio Buscaglia è di fatto drammaticamente tiepida e ciò non può lasciare altro che l'apertura di una riflessione.

Perché in queste condizioni l'ampliamento a 5.000 posti, come richiesto dalla FIP, non è la panacea per la crescita del basket nel capoluogo tridentino. Probabile che la diretta televisiva abbia sedotto gli appassionati più poltronisti a starsene a casa (in stagione regolare non c'era)? Vero, e la società doveva provvedere in merito, sanno come, non tocca a noi lanciarsi in disquisizioni di marketing. Ma l'avversaria di gran richiamo, solo due anni fa campione d'Italia meritava una cornice da sold-out. Senza nulla togliere a chi c'era e ha saputo dare l'impressione di un palazzetto "caldo" attraverso la televisione. La società sportiva in serie A è un richiamo importante per la città in questa epoca storica - e non è retorica - e occorre che la comunità se ne faccia carico. Con questi numeri in NBA starebbero già brigando per il trasferimento della franchigia altrove. Ma non per cattiveria o insano senso del business a tutti i costi: sanno che senza un parametro minimo di coinvolgimento alla lunga la società sarebbe costretta a ridimensionarsi o addirittura sparire.