Lega A - Maturità Sidigas, uscire vincenti dalle difficoltà

Per gli irpini la migliore difesa, ma in attacco peggio all'anno scorso. Green "re Mida", Ragland prima punta. Mercato chiuso anche se qualche taglio Nba potrebbe far gola: Jarell Eddie
25.10.2016 14:00 di  Massimo Roca   vedi letture
Fonte: Il Mattino
Lega A - Maturità Sidigas, uscire vincenti dalle difficoltà

“Non migliorerò necessariamente il tuo tennis, ma ti aiuterò a vincere di più”. È il mantra ripetuto da Brad Gilbert, tennista americano ex top ten, nel suo libro “Winning ugly”, letteralmente “vincere sporco”. Coach Sacripanti avrà forse consigliato la lettura del best seller dell’ex coach di Andre Agassi ai suoi uomini. La Sidigas esce dal primo tour de force campionato-coppa con una qualità preziosa: saperla spuntare nelle difficoltà e complicare la vita agli avversari. Abbiamo provato a scavare nelle cifre, peraltro ancora troppo giovani per ritenersi consolidate.

DIFESA - Avellino ha la terza valutazione di squadra ed è seconda per minor valutazione concessa agli avversari. Ha la terza difesa (73 punti subiti di media) ed il quarto DER (0,86 punti per ciascun possesso offensivo degli avversari): mai così bene negli anni di A. Stesso dicasi per il 50% degli avversari nel tiro da due ed il 32,9% da tre: attualmente solo Brindisi e Trento concedono percentuali più basse nel tiro da oltre l’arco. Difesa che funziona con pochi falli commessi, appena 16,3 di media: minimo nell’attuale serie A e minimo storico per la Scandone. Nelle palle recuperate crescita decisa: +2,1 a partita. La Sidigas è quinta con 8,5 di media (Green secondo e Ragland quarto).

ATTACCO - In attacco il rendimento è più ondivago. Le percentuali dal campo, 52,8% da due (la Sidigas è sesta) e 40,4% da tre (quarta), sono incoraggianti, così come l’Oer (quarta con 0,94 punti per possesso), ma non si segna molto (undicesima con 77,5 di media). La distribuzione tra tiri da due e da tre è buona. La differenza tra la percentuale effettiva dal campo (calcolata computando il diverso valore tra tiri da due e da tre) e la percentuale da due è l’indice che misura questo aspetto. La Scandone è terza tra quelle con percentuale da due superiore al 50%, segno che non si fa abuso del tiro pesante. Ma in questo fondamentale sono cambiati gli attori. L’addio di Nunnally, Veikalas ed Acker ha portato a concentrare il grosso dei tiri tentati (14,8 sui 23,4 totali) su Ragland, Leunen e Green. Le guardie di Avellino non sono degli specialisti. Non si guarda al mercato anche se qualche taglio Nba potrebbe rilevarsi un possibile crack in tal senso. E’ il caso di Jarell Eddie, appena uscito dai Washington Wizards.

LA TRIADE - Gli assist confermano la Sidigas al top, seconda alle spalle di Cantù. Dei 19,3 assist a partita 14 arrivano dalla triade che sta decidendo i successi: Green (sesto nella classifica individuale), Ragland (decimo) e Leunen. Ragland è diventato primo terminale offensivo: 16,3 punti di media (+3) con 4,1 tiri tentati in più. Leunen segna quasi tre punti in più in media (8,8) con il 50% dall’arco con pari minutaggio. Il fattore è Marques Green. Tutte le voci del capitano sono in crescita a parità di impiego. Il dato che sintetizza il suo apporto è il plus-minus (è quinto in serie A). Nei suoi 22,8 minuti d’impiego, Avellino rifila 12,5 punti agli avversari.

LE NOTE DOLENTI - Sacripanti sta provando a cavalcare i suoi centri, specie Fesenko. L’ucraino tira con il 75% ed è il secondo per falli subiti, ma le sue percentuali dalla lunetta (50%), così come quelle di Randolph, vanno migliorate perché è quello che va più spesso in lunetta. I liberi sono una nota dolente. La Sidigas è terzultima con il 65,7%, minimo societario in A. Sul fronte opposto gli avversari fanno registrare il 76,8%. Mai la Scandone aveva concesso una così alta percentuale dalla lunetta. L’altro dato negativo è quello dei rimbalzi. I biancoverdi sono 13-esimi negli offensivi e 11-esimi nei difensivi. Dati che non mutano anche in rapporto ai tiri errati. Anche qui si tratta del minimo storico: mancano i rimbalzi di Nunnally, mentre Fesenko ne cattura meno di Buva.