Lega A - Stefano Gentile "Ad Avellino sarà una guerra: io sono pronto a combatterla"

Lega A - Stefano Gentile "Ad Avellino sarà una guerra: io sono pronto a combatterla"

Accostare il grande Massimo Troisi a Stefano Gentile dopo gara 2 della semifinale scudetto, non è irriverente. Stefano ha dato spettacolo e così si racconta a Luca Del Bue de Il Resto del Carlino. «La gente di Reggio mi ha visto solo a tratti - spiega l'atleta sereno e rilassato - e mi dispiace. I problemi fisici a volte mi hanno tolto concentrazione. Ma sono due mesi che sto lavorando duramente per tornare in forma. Il sostegno di Menetti? C'è sempre stato e lo ringrazio per la fiducia. Quando ho accettato di venire alla Grissin Bon, con la società ho condiviso un progetto che voglio portare a termine».

Ora lei gioca da guardia e non più da play. Un ruolo che le si addice di più? «Prima dovevo stare attento a costruire, ora a finalizzare. In questo basket un esterno deve saper ricoprire tre ruoli. Comunque io gioco dove lo staff tecnico mi di dice di stare. Non c'è problema: basta essere utile alla causa».

Che serie sarà quella con Avellino? «Dura, molto più dura di quella vista con Sassari. Gli irpini sono squadra più completa».

Il 2-0 è un buon trampolino di lancio? «Ho vissuto l'anno scorso a Cantù una situazione inversa. Nei quarti eravamo 0-2 con Venezia, poi in casa abbiamo pareggiato i conti. In Campania ci attende una guerra ed io sono pronto a combatterla».

Ricorre il 25° dello scudetto di Caserta dove suo padre fu uno dei protagonisti. Il paragone con la Grissin Bon? «Allora c'erano tanti italiani per regolamento, adesso a Reggio ci sono per scelta. Poi vedremo come andrà a finire...».