Finale Scudetto: Venezia-Trento, il pagellone di gara-2

13.06.2017 00:21 di  Alessandro Palermo   vedi letture
Foto FB Reyer Venezia
Foto FB Reyer Venezia
© foto di Julyan Stone, fondamentale

L'Umana Venezia vince 79 a 64 in gara-2, pareggiando così la serie contro la Dolomiti Energia Trento. Finale Scudetto ora in parità, siamo sull'uno a uno. Di seguito le pagelle del match, partendo dai padroni di casa:

PAGELLE VENEZIA
Haynes, voto 8
Gioca il terzo quarto con gli occhi del demonio (12 punti in 8'), mandando a bersaglio 4 bombe su 5. Due di queste segnate in un amen, senza neanche lasciare il tempo di annotarsele. Alla sua quinta tripla, al Taliercio è il pandemonio. Firma da solo l'allungo della Reyer, che vale il +9 (59-50) al 27'. Poco dopo esce, strappando una meritata standing ovation. Poi, nel quarto periodo rientra e ne spara un'altra (6/7 al termine). Oltre ad essere il top scorer della squadra, è anche il migliore nella valutazione (20) e nel plus minus (+20). Ventello in appena 17' giocati, partita pazzesca. MVP!

Ejim, voto 7
Tanta sostanza nel pitturato, dove sgomita per andare a rimbalzo (2 offensivi e 2 difensivi). Si sacrifica, vedi tuffo "alla Gigi Buffon" per salvare un pallone, che nel terzo quarto fa impazzire il Taliercio. Una giocata che vale più di un canestro da tre.

Peric, voto 7
E' il secondo migliore per plus minus (+13), così come per punti segnati (12), mentre è il terzo per valutazione (13). Dall'arco fa cilecca, sbagliando 4 triple su 4, ma "smazza" 3 assist e cattura 9 rimbalzi, sfiorando la doppia doppia. Non il miglior Peric, va comunque benissimo così, forse ci ha abituati troppo bene in passato.

Stone, voto 7
Stanotte Flaccadori avrà gli incubi, "il treccina" gli rifila una stoppata che difficilmente dimenticherà prima di gara-3. Poi ci prende gusto e stoppa anche Forray ma la terna considera il guo gesto atletico falloso. Classico giocatore a non andare d'accordo con le statistiche (-1 di valutazione) ma chissene frega, la sua determinazione e la sua difesa sono una gioia per gli occhi.

Bramos, voto 6.5
Realizza la tripla del +18 (78-60), che - di fatto - archivia la pratica con largo anticipo. Nel bottino personale ci sono 7 punti e 6 rimbalzi.

Tonut, voto 4.5
Se nella disfatta di gara-1 era stato il migliore, di certo non si può dire lo stesso anche per gara-2, dove è sicuramente il peggiore. Pessimo al tiro (1/7), perde anche 3 palloni, la sua è una partitataccia da dimenticare. Si rifarà.

Visconti, s.v.
Pochi secondi di passerella.

Filloy, voto 6.5
Esagera con il tiro pesante, segnando soltanto 2 triple su 8 tentate. Si salva per la buona regia, che frutta 4 assist ai compagni. In ogni caso merita ampiamente la sufficienza grazie alla bomba del +11 sul finire di primo quarto (anche se poi per festeggiare si perde l'uomo nel contrattacco trentino) e per quella del +16, in avvio di quarto periodo.

Ress, s.v.
Entra nel finale e sfiora la tripla del +18, se avesse segnato sarebbe venuto giù il Taliercio.

Batista, voto 6.5
Nei pressi del ferro sbaglia troppo (3/10 da due), anche se poi è sempre lui a prenderne il rimbalzo (5 offensivi!). Si chiama fuori per infortunio al 25' ma, grazie alle fiammate di Haynes, la squadra ed il pubblico non ci fanno nemmeno caso. In 19' segna 9 punti, cattura 6 rimbalzi e subisce 4 falli, troppo importante per coach De Raffaele, in gara-3 non può mancare.

Viggiano, voto 6.5
Segna il canestro del +13 sulla sirena di terzo quarto, lapidario. Per lui anche 5 rimbalzi in appena 12', non male per uno che in regular season non giocava quasi mai.

McGee, voto 5.5
Protagonista nel secondo quarto con la tripla del 35 pari e con la difesa che porta la Reyer a guadagnare un possesso, dopo la pressione asfissiante su Forray, non facendo superare la metà campo al play argentino. Segna 7 punti pur giocando poco e niente ma perdere 4 palloni in 9' è da film horror, nell'ultima frazione ben 2 in un minuto.

Coach De Raffaele, voto 6.5
Risponde alla batosta ricevuta in gara-1 con una contro-batosta... ma senza Sutton è tutto più facile, nel primo tempo (41 pari) soffre parecchio.
 

PAGELLE TRENTO
Sutton, s.v.
Al 14' è già costretto ad abbandonare la battaglia, lui che è un guerriero come pochi ed, infatti, non riesce a darsi pace in panchina. Infortunio tosto, che potrebbe seriamente compromettere il sogno scudetto di Trento. Se "balza" anche gara-3 per Buscaglia si mette davvero male.

Bernardi, s.v.
Quattro minuti in campo, quasi tutti di puro garbage time.

Craft, voto 6.5
Zero pesante alla casella "assist", dopo i 7 assist di gara-1, dove aveva anche recuperato 4 palloni. In gara-2, invece, zero recuperi e due perse. Di contro, con Sutton fuori è obbligato a prendere più tiri (7/10 da due) e passa dai 5 punti di sabato scorso ai 17 di questa sera. Nel quarto periodo prova a tenere a galla da solo Trento, con leadership e carisma ma non basta.

Forray, voto 4.5
A 4' dalla fine abbandona la partita per 5 falli, mossa geniale con la tua squadra in crisi di rotazioni. Cinque falli in appena 15' sono tanti ma che ci fosse qualcosa che non andava si era capito quasi subito: preferisce simulare (in un'occasione gli va anche bene) alla sua solita grinta, che ha fatto innamorare mezza Italia. E, a noi, ci piace più quel Forray. Peccato perché nel primo tempo aveva fatto il suo, segnando anche una tripla pesantissima, per il sorpasso al 17', dopo una rimonta sudata. Sul groppone ha anche 3 palle perse, serata nera.

Flaccadori, voto 6.5
Per l'ennesima volta in questi playoff si conferma un veterano, pur non avendolo dichiarato sulla carta d'identità. Nei momenti difficili di Trento si fa sempre sentire. Dopo lo "scippo" di Bramos su Gomes, che era costato all'Aquila il -10, ci pensa lui a spegnere l'entusiasmo di casa con due bombe consecutive a bersaglio, portando così la squadra sul -4. Poco dopo piazza anche l'assist geniale per il taglio di Shields che vale il 32 pari. Peccato per il calo nella ripresa, chiude con 8 punti e 3 assist. Male al tiro (3/9) ma nel primo tempo brilla di luce rara. L'unico a salvarsi con Craft.

Lovisotto, s.v.
Due minuti inutili.

Gomes, voto 5
Dopo una signora gara-1, torna sulle brutte percentuali viste nella serie contro Milano, solo che in quell'occasione è sempre stato bravo a nasconderlo, facendo altre mille cose utili per la squadra. Contro la Reyer no: 1/7 dal campo, 3 palle perse ed un tecnico evitabile sul -11. Male, male, male. Ma lo possiamo scusare: è apparso a secco di benzina, cosa anche comprensibile viste le rotazioni ridottissime. Nei playoff sta giocando 33' di media.

Hogue, voto 5
8 punti, 7 rimbalzi e 5 falli subiti. Detta così suona bene ma non riesce mai ad incidere nella partita, venendo soffocato dai lunghi della Reyer, in particolare da quel carrarmato di Batista. Drammatico dalla lunetta, 2/8 ai liberi.

Lechthaler, voto 5.5
Sbaglia un facile appoggio, il canestro del possibile -14, che poteva valere un filo di speranza a 3' dalla fine. Solo che ormai avevano smesso tutti di crederci, Buscaglia, i compagni e lui compreso. Paradossalmente gioca meglio quando viene buttato nella mischia per quattro o cinque minuti, forse ha sentito il peso di dover dare davvero una mano, visto un uomo in meno nelle rotazioni. Non ha sfruttato la chance, 12' di fatica ma non è da uno come lui che bisognava aspettarsi qualcosa.

Shields, voto 5.5
In gara-1 era stato l'MVP del match, risultando a dir poco decisivo nei minuti chiave della partita. In gara-2 non riesce a ripetersi, giocando la sua partita più opaca dopo 6 acuti consecutivi, tra la semifinale con Milano e questa serie con Venezia. Chiude comunque come secondo miglior marcatore della squadra con 12 punti (questo dice tutto sulla performance di Trento), anche se pesano le 3 palle perse ed il 4/11 dal campo.

Coach Buscaglia, voto 6
Prova il doppio centro Lechthaler-Hogue vista l'assenza di Sutton, mossa disperata per allungare le rotazioni di una squadra scassata. L'esperimento va male. Quanta sfortuna... finirà la stagione con almeno cinque giocatori? Se Sutton non dovesse recuperare per gara-3 non vorremmo essere al suo posto. Come potremmo dargli l'insufficienza stasera?
Pagelle a cura di Alessandro Palermo