A1 F - Broni, Enrica Pavia è la nuova capitana: «Felice di iniziare dalla mia Sicilia»

Fonte: La Provincia Pavese
A1 F - Broni, Enrica Pavia è la nuova capitana: «Felice di iniziare dalla mia Sicilia»

Enrica Pavia, guardia di 28 anni, siciliana doc, alla sua quarta stagione in Oltrepo, è la nuova capitana della Pf Broni 93. La Leonessa è reduce da una stagione in cui, per colpa del solito ginocchio, ha giocato pochissimi minuti, ma la sua grinta, la sua determinazione, la sua voglia di tornare in campo hanno spinto la società a confermarla e investirla della fascia di capitana.

Quando hanno comunicato che sarebbe stata la nuova capitana e cosa ha provato? «Anzitutto ci tengo a sottolineare che per me è un onore immenso, mi inorgoglisce moltissimo soprattutto perché Broni vive di basket e la sento molto nel profondo. Me lo ha comunicato il direttore sportivo Marco Mezzadra in maniera ufficiosa, e poi lo hanno reso ufficiale al pre raduno delle under 18 e 20. E’ stata un’emozione fortissima».

Cosa significa essere la capitana? «Essere un punto di riferimento per la squadra, un esempio di etica, comportamento, rispetto delle regole, ma soprattutto di attaccamento alla maglia, voglia di dare sempre il massimo. Una persona che non pensa solo a se stessa ma anzi pensa prima alla squadra».

E’ la prima volta con la fascia da capitana? «No, mi era capitato già qualche volta a Taranto, a Catania e in nazionale under 18, oltre che nelle giovanili».

Opening day a Ragusa, due passi dalla sua Marsala. Avrà tanti tifosi? «Felice di iniziare proprio dalla mia Sicilia, la cosa più bella per me è poter avere lì la mia famiglia che mi sostiene sempre e a cui devo tutto».

Cosa ci suggerisce di visitare e mangiare nella sua terra? «Di consultare le guide turistiche perché i posti sono infiniti. Da buona marsalese vi consiglio Favignana, San Vito, la riserva naturale dello Zingaro. E da mangiare la brioche col gelato, la pasta al forno di mia nonna e il cous cous di pesce di mia mamma».

Cosa indossa Enrica Pavia per una serata con gli amici o un’occasione speciale? «Tengo tantissimo alla mia femminilità. Mi piace essere così come sono in campo, adoro l’abbigliamento da cestista, ma non di meno vestitini, tacchi e trucchi, immancabili nella mia borsa».

Quarta stagione a Broni: i ricordi più belli. «La mia mente vola alla finale promozione di Castel San Pietro del 18 maggio 2016: l’agitazione prima della partita, l’adrenalina, la consapevolezza dei sacrifici fatti durante tutta l’estate e la stagione, il palazzetto pieno di tifosi, la grande fierezza di far parte di una squadra vincente e che rimarrà nella storia per le storiche 37 su 37. Poi il primo ottobre 2015, il giorno della mia laurea triennale a Parma. Quella stagione non poteva iniziare meglio».

La squadra è fortemente rinnovata. Cosa ne pensa? «Credo che abbia tutte le carte in regola per far bene, ma ovviamente ci vorrà un po’ più tempo per trovare l’alchimia giusta. Ma ce la faremo. Voglio ringraziare Agnese (Soli), Ilaria (Bonvecchio), Arianna (Zampieri) e Alice (Richter), amiche e persone speciali, e tutte le compagne di squadra che in questi anni ho conosciuto».

Franco Scabrosetti