Montepaschi-Acea 89-81: parlano i protagonisti

Molta delusione in casa Virtus Roma, ma anche la Mens Sana non cede alle lusinghe dei facili allori
16.06.2013 12:11 di  Umberto De Santis   vedi letture
Montepaschi-Acea 89-81: parlano i protagonisti

Luigi Datome: “Domani dobbiamo essere bravi a dimenticare l'amarezza e la frustrazione che c'è adesso. Quando coach Calvani dice che per giocarsi le finali si deve avere un grande lavoro alla spalle di anni dice la verità. Siamo mancati in cinismo, dovevamo essere bravi a mantenere un distacco simile a quello che loro hanno fatto in gara uno. Ogni gara può essere quella chiave, visto che siamo in una finale. Dispiace aver giocato una grande gara, e poi non essere stati bravi a mantenerlo. Non ho nulla dire dei miei compagni, sono orgoglioso di giocare con loro. A volte siamo stati cinici, ma con Siena è più difficile esserlo, senza dubbio. Dobbiamo resettare e riprenderci il fattore campo visto che si gioca già lunedì”. Il fattore attenzione può essere fatale: “Nel finale bravo Brown: ha messo delle triple da campione. Ogni partita c'è pressione, non è quella che ci ha bloccato nel finale. Ci dispiace perché potevamo essere più attenti in quell'occasione. L'esperienza non si compra, si acquisisce sulla pelle. Siena è forte, ha un grande sistema”.

Bobby Brown: "E' stato davvero un match duro, come richiedono le finali; abbiamo cercato di essere aggressivi per tutta la gara. I tifosi ci hanno aiutato a rimanere in partita nei minuti finali, per portare a casa questa vittoria difficilissima. Sono parte di questa squadra e voglio esserne un leader, per questo ho preso quei tiri in fondo, mi sento a mio agio con questa situazione come sento la fiducia dei miei compagni di squadra e dell'allenatore. Eravamo in svantaggio e sentivo il bisogno di dare la sveglia; il coach in questo mi dà molta libertà, è una fiducia che arriva fin da settembre".

Marco Calvani: “Complimenti a Siena” è l’esordio del coach capitolino che non nasconde una certa delusione, dopo aver tenuto brillantemente testa per 35 minuti. ”Devo fare però anche i complimenti alla mia squadra per l'eccellente partita che ha disputato. Venire a Siena e giocare in questo modo significa avere il piglio di una grande squadra. Noi non siamo una grande squadra ma il modo in cui siamo stati in campo questa sera, controllando per lunghi tratti la partita, con un vantaggio anche significativo nelle fasi finali, significa avere tanto. Poi se ti confronti con campioni come Brown che in 3 minuti fa 12 punti, ci sono responsabilità difensive ma degli avversari ma anche il talento del giocatore”.

Marco Calvani 2: “Credo che sul piatto della bilancia  vada messo anche il peso di una grande Siena. Roma ha dimostrato di essere una grande squadra. Ha vinto Siena che è più abituata a determinati tipi di contesto, a determinati appuntamenti. Non mi sento di dire niente alla mia squadra: abbiamo fatto errori, certo, ma sono stati errori assolutamente contemplabili. Abbiamo avuto anche delle difficoltà.Non ricordo quale è stato il minuto in cui abbiamo dovuto fare a meno di Bobby Jones un giocatore molto importante per noi. L'infortunio? Ha subito un contatto sul fianco. Ho chiesto ai medici, mi hanno detto che non sarebbe potuto rientrare. Vedremo”.

Luca Banchi: ”E’ arrivata una grande vittoria dopo una partita molto combattuta. Abbiamo trovato delle difficoltà fin dall'inizio nell'imporre le nostre scelte offensive. E' chiaro che la situazione di Moss possa aver un po’ influito sul nostro piano gara. Ma noi dobbiamo concentrarci sul gioco senza farci condizionare da ciò che non è nel nostro controllo, perché in alcuni momenti ci siamo disuniti. Nel finale, poi, è arrivato il guizzo. Sarà furore agonistico, sarà la consueta determinazione della squadra. Insomma, abbiamo costruito un break impressionante negli ultimi tre minuti che ci da slancio e fiducia. Rimane una sfida difficile, contro un'avversaria che ha talento, che ha giocato una grande stagione e lo sta confermando”.

Matt Janning: "In fondo alla gara i tiri Bobby ci hanno aiutato a ritornare in partita ma dobbiamo giocare meglio in difesa,  non possiamo permetterci di andare sotto nel punteggio. Ho sempre sentito fiducia attorno a me, la cosa principale è restare affamato e giocare con intensità ogni volta, non si può avere una stagione sempre ad alto livello; stasera ho avuto questa opportunità e ho preso la mia rivincita. Devo essere sempre pronto a giocare e rimanere fiducioso sia in difesa che in attacco.

Luca Banchi 2: ”La difesa? Devo dire che abbiamo fatto bene, con continuità. Possiamo stare qui e raccontarcela per una nottata intera. Ognuno ha visto la partita, farà le sue analisi e le sue considerazioni. Non credo che ci siano state scelte tattiche decisive”. Il coach rivolge poi una speciale considerazione sul pubblico del PalaEstra: “La cornice è ideale. La particolarità di questa stagione è il rapporto tra la squadra e la sua tifoseria. Mai come quest'anno abbiamo avuto questo tipo di presenza durante i play off. Può aver aiutato che i quarti siano iniziati contro Milano, un'avversaria importante da tutti considerata la favorita. Poi le semifinali con la squadra migliore della regular season. Spesso vengono evidenziati episodi non proprio piacevoli nei nostri confronti. Ma c'è tanta gente, in ogni città, che viene all'hotel, all'allenamento, per una foto un autografo. Prima erano Mc Intyre, Kaukenas, Lavrinovic. Adesso Brown, Moss, Hackett stanno bruciando le tappe della popolarità. Questa squadra ha raggiunto livelli di popolarità assoluti”.