Final Eight, semifinali: le voci dalla sala stampa

10.02.2013 01:10 di  Alberto Baviera   vedi letture
Frank Vitucci
Frank Vitucci

Ecco i commenti dei coach al termine delle partite di sabato 9 febbraio.

Roma - Varese

Coach Marco Calvani: «Usciamo a testa alta». «L’inizio della partita non è stato come quello che avevamo preventivato, siamo stati disattenti su delle cose preparate in allenamento e che non volevamo concedere agli avversari. Nell’intervallo ho detto alla squadra che, nonostante avessimo fatto poco nei primi due quarti, ci trovavamo in una situazione favorevole dato il distacco limitato. Nel terzo periodo abbiamo giocato meglio, ma quando giochi contro squadre come Varese non puoi non essere attento ai particolari, noi invece siamo mancati in alcune situazioni fondamentali. Siamo una squadra giovane e che deve abituarsi a un certo tipo di realtà, ma bisogna essere soddisfatti di quanto la squadra ha fatto fino ad oggi. Ci dispiace per il risultato finale, ma possiamo uscire dal palazzo a testa alta per  ciò che abbiamo fatto in cinque mesi di lavoro».

Coach Frank Vitucci: «Siamo in finale con merito». «Quello di oggi è stato un match complicato dal punto di vista fisico e tattico, con statistiche stravaganti perché la valutazione complessiva a nostro favore non fotografa l'equilibrio visto in campo. In alcuni tratti di gara non siamo riusciti ad applicare quel che avevamo in testa e commesso errori puerili come quelli sulle rimesse o contro il pressing. Forse, rispetto a giovedì, abbiamo pagato il fatto di essere leggermente favoriti dal pronostico e anche io stesso ho trasmesso un po’ troppo nervosismo alla squadra. Nell’ultimo quarto abbiamo però stretto le maglie in difesa, recuperato serenità e vinto. Siamo in finale e, con tutto il rispetto possibile per Roma, ci andiamo con merito, a suggello di quanto fatto fino a qui in stagione».

 

Sassari - Siena

Coach Meo Sacchetti: «Siamo arrivati un po' stanchi al finale». «Sono e siamo molto arrabbiati. Gli episodi nel basket vanno e vengono ma la mia unica richiesta, a prescindere dagli indubbi meriti dell'avversario, è di essere trattato allo stesso modo rispetto a tutti. Ho preso un tecnico con palla in mano, non aggiungo altro e non vado oltre. Restano, come detto, i meriti della Montepaschi, noi siamo arrivati un po' stanchi all'ultimo quarto, il bilancio dei due giorni è comunque ottimo, certo che quando arrivi a questo punto... avrei voluto giocarmela, ma abbiamo fatto vedere la nostra pallacanestro anche se queste gare non basta giocarle bene, devi vincerle».

Coach Luca Banchi: «Domani serve un'impresa per contenere Varese». «Una partita in perfetto stile Coppa Italia, mai chiuse e che vivono di momenti. Così è stato anche stasera quando le due squadre si sono alternate in momenti di difficoltà, poi replicati con di buon basket e di euforia. Noi fra secondo e terzo perido abbiamo avuto la colpa di aver acceso il ritmo dei nostri avversari con un attacco un po' "sghembo", con soluzioni affrettate e un atteggiamento un po' isterico di fronte ad un metro arbitrale che abbiamo faticato ad interpretare. Nei 15 minuti successivi ci siamo fatti forte di una difesa che finalmente ha rallentato gli avversari, abbiamo trovato in Thornton un baluardo insormontabile perché è riuscito a replicare alle nostre giocate con canestri importantissimi tuttavia la nostra difesa non è mai scesa d'intensità. L'attacco è stato lucido e preciso, è andato crescendo in termini di cinismo e questo è sicuramente un dato importante». «Domani - conclude Banchi - serve un'impresa per ritrovare le energie e per poter giocare 40 minuti con l'intensità per poter contenere Varese, sicuramente domenica abbiamo giocato una buona partita ma pensare di replicarla sarebbe impossibile.»