Final Eight, prima giornata: le voci dalla sala stampa

08.02.2013 00:50 di  Alberto Baviera   vedi letture
Final Eight, prima giornata: le voci dalla sala stampa

Ecco i commenti dei coach al termine delle partite di giovedì 7 febbraio.

 

Cantù - Roma

Coach Marco Calvani: «Abbiamo meritato». «Immaginare questo risultato a luglio sarebbe stato incredibile. La dedica va al Presidente Toti: se lui non avesse iscritto la squadra non saremmo qui a parlare di questa partita, credo che il nostro percorso in campionato e la partita di stasera gli abbiano dato una grande soddisfazione per l’’impegno che si è assunto. La partita è stata dominata per tre quarti: nei primi due abbiamo avuto un vantaggio esiguo rispetto a quanto prodotto in campo, nel terzo abbiamo dato una spallata alla partita fino a quando, sul +19, forse ci siamo convinti che la gara fosse chiusa. Un po’ abbiamo mollato noi, un po’ Cantù ha cercato di recuperare, alla fine abbiamo dato un grande spettacolo di basket. Ci siamo un po’ spaventati e francamente ho avuto paura sul canestro da 3 realizzato da Tabu con la complicità del tabellone, ma penso che alla fine abbiamo meritato per quanto visto sul campo. Questi ragazzi sono veramente incredibili».

Coach Andrea Trinchieri: «Siamo stati impresentabili». «Roma ci ha camminato sopra e il dato a rimbalzo è assolutamente esplicativo di tutta la partita. Quando succedono queste cose il primo responsabile è l'allenatore perchè la squadra, come è stata bella e concentrata domenica, oggi non è stata presentabile. Non abbiamo giocato a pallacanestro. Ci sono i meriti dell'Acea, a cui faccio i complimenti, ma devo pensare alla mia formazione. È stata una bruttissima prestazione in cui ci siamo fatti strappare la palla dalle mani». «Alla fine – ha concluso Trinchieri – abbiamo avuto un minimo di senso di responsabilità e abbiamo provato a girare il match. Ci eravamo quasi riusciti però un altro rimbalzo ha chiuso la sfida. Mi dispiace moltissimo, non avrei mai pensato che avremmo potuto presentarci così».

 

Varese - Milano

Coach Frank Vitucci: «Felice di come abbiamo interpretato la gara». «A leggere le quote dei bookmakers sembrava di essere di fronte a “cronaca di una morte annunciata”, la nostra anche se ovviamente era difficile fare risultato qui. Diciamo che i ragazzi hanno fatto tesoro di quanto è accaduto a Siena domenica: quella è stata ahinoi una sconfitta terapeutica». «Abbiamo fatto un grande primo tempo che ci ha permesso di non disunirci e di gestire la situazione falli di Dunston ed Ere. E quando Milano è tornata sotto abbiamo dimostrato come oggi la partita doveva essere nostra: sono felice di come i ragazzi hanno interpretato la gara».

Coach Sergio Scariolo: «Loro più duri, intensi e aggressivi».  «Faccio senz'altro i complimenti a Varese: sono stati più duri, intensi e aggressivi sia in difesa sia in attacco dove hanno “finito” vicino a canestro quei tiri che noi abbiamo sbagliato. Non mi aspettavo una partita così intensa: evidentemente sotto questo profilo dobbiamo ulteriormente rinforzarci. La reazione del terzo quarto? In spogliatoio ho proprio predicato aggressività e per un po' siamo riusciti a darla; poi però questa maggiore difesa ha causato falli che hanno dato a Varese canestri dalla lunetta e ha permesso loro di muovere il punteggio. Infine i tiri a inizio ultimo periodo ci hanno tolto anche la fiducia che avevamo guadagnato quando siamo rientrati a -6».