Quando lo sponsor è un boomerang!

Alla Mecap, azienda calzaturiera di Vigevano sponsor della squadra di basket e non solo (vedi i Campionati del Mondo di ciclismo in Puglia, una squadra ciclistica professionistica, Villeneuve in F1 e cento altre cose) fresca di promozione in A1, nella stagione 1978/79 sponsorizzò gli ARBITRI ma forse sarebbe meglio dire la Fip visto che allora era un "corpo unico" (alla nazionale venne chiesto di dare le calzature negli incontri ufficiali) e per Vigevano società fu un casino incredibile e un boomerang che lo stesso Eugenio Pagani, titolare e inventore delle suole in poliuretano nel mondo, se oggi dovesse tornare indietro, non siamo sicuri se lo rifarebbe (vedi la gara Billy Milano-Mecap a cui si permise a D'Antoni di fare il bello e cattivo tempo pur che Milano vincesse in un Palalido esauritissimo dove erano presenti 3000 vigevanesi e 2400 milanesi con Rubini, prima della partita, a dire agli arbitri di ricordarsi che, comunque, si stava giocando a Milano e non a Vigevano, chiara allusione per avvisarli di stare attenti a quello che facevano...). Ovunque la Mecap giocasse, soprattutto fuori casa, se vinceva era perché sponsorizzava gli arbitri. Il caso di Pesaro. Durante Scavolini-Mecap, la gara venne sospesa per intemperanze del pubblico e poi portata a termine con gli arbitri che non fischiarono quasi più nulla e tutto a favore di Pesaro. Poi, a referto i due in grigio scrissero che per loro la gara si era conclusa al momento della sospensione e portata a termine solo per ordine pubblico (scaramucce in campo e in tribuna tra tifosi delle opposte fazioni). Quindi, venne data la vittoria a tavolino a Vigevano...A quella gara fui presente (si giocò di mercoledì sera) e fui l' unico in tribuna a capire che quella partita non poteva essere regolare e io, da arbitro, avrei fatto la stessa cosa. Ricordo il vice-sindaco di Vigevano che si prese un pugno diretto in faccia da un energumeno e poi, a sua volta, ne mollò due a un altro tifoso pesarese...Tutti i giornali, invece di parlare di giusta decisione, del clima intimidatorio, di una gara che la Scavolini non avrebbe mai vinto contro una squadra in serata di grazia, si parlò soltanto di aver voluto favorire gli ospiti perché sponsor del CIA. Insomma, di quell' "affaire" ci guadagnò soltanto la federazione che intascò dei bei milioncini, mentre la Mecap dovette accontentarsi di quel famoso detto: parlatene bene, parlatene male, l'importante che ne parliate! Probabilmente non era quello il detto che Mr.Pagani avrebbe voluto sentirsi dire, sicuramente nemmeno che la sua squadra avesse dei favori, ma nemmeno tanti torti e tantomeno vedere Vigevano retrocedere in A2. Fu l' esperienza di un anno, ma sufficiente per dire basta! (rb)
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