Sidigas Avellino, due obiettivi: crescere in difesa e sondare il mercato

(Massimo Roca) In attesa della definitiva fumata bianca circa la composizione del nuovo cda, la Sidigas sembra aver imboccato la stessa strada densa di soddisfazioni della passata stagione. Le porte girevoli del mercato non hanno fiaccato le prerogative vincenti di Green e soci. Le prossime saranno settimane importanti, sia dal punto di vista di un eventuale completamento del roster, sia sotto il profilo del definitivo inserimento degli ultimi arrivati Golemac e Slay. Ci sarà da lavorare molto sull'aspetto difensivo, nota stonata delle due ultime uscite (83,3 punti di media subiti con il 43% da oltre l'arco concesso agli avversari). Gianluca De Gennaro, assistant coach dei lupi, ha la sua chiave di lettura: «Il problema sta soprattutto nei giusti automatismi difensivi che è difficile trovare quando ogni settimana hai a disposizione una squadra nuova. È un aspetto che tenderà naturalmente al miglioramento. Slay e Golemac sono giocatori intelligenti ed esperti che devono migliorare in alcune cose soprattutto dal punto di vista fisico». Le vittorie hanno forse avuto l'effetto di rallentare il mercato. Golemac va verso la conferma, ma resta evidente la necessità di un elemento di spessore tecnico e atletico nello spot di tre. «Abbiamo espresso la nostra idea alla dirigenza. Infanti è ancora fuori per infortunio, Gaddefors è un ragazzo dalle doti atletiche e tecniche importanti ma è evidente che pecca di esperienza. Se non ci sarà la possibilità di operare sul mercato continueremo a lavorare sul gruppo attuale. Vuol dire che mangeremo la torta senza aver aperto il regalo : il nostro compito è restare concentrati sul campionato». Il prossimo scoglio è Teramo: «Proveremo a dettare noi il ritmo della partita, senza subire l'avvio veemente che li contraddistingue. Hanno dei giocatori che possono esaltarsi in velocità, ma anche degli elementi che non digeriscono tali ritmi».
Intanto la questione Troutman tiene ancora banco. Lo statunitense ha esordito con il botto nella Bundesliga: 23 punti in appena 18 minuti d'impiego con un 10/11 dal campo, nella vittoria casalinga per 100-81 del suo Bayern Monaco contro l'Hagen. La fuga di due settimane fa non è stata digerita da coach Vitucci, né tantomeno dall'ambiente. Sulla questione Chevon Troutman ha voluto pubblicamente scusarsi: «Mi dispiace che si sia chiusa così la mia avventura Avellino. Sono consapevole che il modo con cui ci siamo lasciati non è stato quello giusto. Avellino ha significato un'esperienza positiva che non vorrei fosse offuscata da questo mio errore».
L'offerta del Bayern, doppia rispetto a quella di Avellino, era irrinunciabile, ma del tutto inefficace in presenza di una situazione di piena regolarità, di impegni rispettati da parte della società biancoverde. Le cifre, peraltro discordanti, parlano di un Troutman creditore di un terzo dell'accordo complessivo relativo alla passata stagione, a cui Chevon ha rinunciato per buona parte uscendo dal contratto biennale in essere (fino a giugno 2013). In Germania ha siglato un accordo solo sino al termine della stagione.
La sensazione è che, più che l'ammontare degli arretrati, forse più della stessa offerta del Bayern, abbia contato la mancanza di chiarezza e l'avvio di stagione già turbolento sotto il profilo economico della società irpina.
Una situazione che ci si augura non possa ripresentarsi nel prosieguo per altri pezzi pregiati del roster irpino.