Il CT Simone Pianigiani al raduno degli arbitri di Serie A

“Incontro e confronto come momento di crescita significativa”
Fonte: Ufficio Stampa FIP
Il CT Simone Pianigiani al raduno degli arbitri di Serie A

Il raduno degli arbitri di Serie A che si sta svolgendo nel fine settimana a Castel San Pietro (4-6 ottobre) ha segnato il primo momento di confronto tra diverse componenti della Federazione, un percorso di condivisione sul quale la Fip ha investito fortemente.

Simone Pianigiani e Andrea Capobianco hanno incontrato gli arbitri e scambiato con loro impressioni e idee rispetto alle situazioni di gioco più comuni: preziosa e interessante, poi, la consulenza di Francesco Cuzzolin, Preparatore Fisico della Nazionale Maschile.

“Il primo step del mio lavoro – ha spiegato Simone Pianigiani – è il tentativo di coordinare le varie componenti della Federazione per avviare e incentivare una collaborazione tra diverse professionalità, quindi dal punto di vista della preparazione fisica, della tecnica e della tattica di gioco: non vogliamo più lavorare a compartimenti stagni perché pensiamo che l’incontro e il confronto tra tutte le componenti rappresenti un momento di crescita significativa. In questi giorni, ad esempio, lo scambio di esperienze tra mondo arbitrale e Settore Tecnico ha attivato un dialogo prezioso per la migliore comprensione del gioco, per la lettura delle situazioni che avvengono in campo ed evitare il maggior numero di incomprensioni tra allenatori e arbitri stessi. Sono molto contento di aver avviato questo percorso, ci vorrà tempo per vedere i primi risultati ma ho visto grande partecipazione da parte di tutti. Importantissimo è stato anche il contributo di Francesco Cuzzolin, che ha dato preziosi consigli agli arbitri rispetto all’allenamento quotidiano, nel riscaldamento pre-partita, a conferma che siamo tutti a disposizione di una categoria che può trarre vantaggio da esperienze comuni per poter essere sempre più pronta. In questo modo si può migliorare la qualità delle nostre partite, l’obiettivo è quello di avere squadre che capiscano meglio il gioco, giocatori sani e performanti e arbitri in grado di leggere le situazioni con principi comuni a tutti e di muoversi meglio rispetto a una pallacanestro sempre più dinamica.

Nelle prossime settimane cercheremo di strutturare su tutto il territorio un vero e proprio momento di ritrovo con l’avvio dei primi Centri Tecnici Regionali: porteremo allo stesso tavolo di lavoro insieme tecnici, preparatori e arbitri, organizzeremo Clinic per Allenatori, per Preparatori Fisici, per Arbitri, per il Settore Giovanile, per la Femminile nel momento in cui sarà possibile coordinare tutte le attività. Vogliamo  far sì che questo percorso di confronto e di divulgazione sia il più possibile aperto e rappresenti un momento in cui la Federazione porta sul territorio le professionalità sulle quali ha investito per un percorso importante. Nessuno vuole andare a spiegare le cose in maniera univoca, intendiamo realizzare veri e propri mini-eventi che mettano a confronto anche sul territorio tutte le componenti, professionistiche e dilettantistiche, Senior e Giovanili, Maschili e Femminili, per migliorare la qualità della nostra pallacanestro a tutti i livelli e a 360 gradi”.

 

Nei giorni scorsi, all’Acqua Acetosa, Fabio Facchini (Responsabile degli Arbitri di Serie A) e Simone Pianigiani hanno incontrato gli head coach della Serie A per visionare numerose clip video con lo scopo di analizzare particolari casistiche arbitrali dello scorso anno e trarne spunti interessanti per la stagione che sta per cominciare.

“Un confronto importante – spiega il CT Pianigiani – per capire che tipo di pallacanestro vogliamo praticare in Italia ed entrare sempre di più nella dimensione europea. Le differenze tra il nostro campionato e competizioni internazionali come l’EuroBasket o l’Eurolega sono abbastanza evidenti e se vogliamo che i nostri giocatori si abituino a giocare anche fuori dall’Italia non possiamo prescindere dalla collaborazione con la nostra classe arbitrale. A questo proposito sono contento che ben sette squadre, questa stagione, faranno esperienza nelle Coppe Europee. Quello di oggi è un primo, concreto, passo verso la condivisione di una pallacanestro che mira alla costruzione di un linguaggio comune tra arbitri ed allenatori. I risultati emersi da questo costruttivo scambio di idee ed interpretazioni verrà riportato sia ai giocatori, principali protagonisti in campo, sia agli arbitri che poi dirigeranno le gare. La grande partecipazione di tutti è un patrimonio che proveremo ad arricchire durante l’anno con confronti periodici”.