A2 - Kontatto, Boniciolli festeggia tutta la sua squadra dopo il passaggio del turno

Fonte: bolognabasket.it
A2 - Kontatto, Boniciolli festeggia tutta la sua squadra dopo il passaggio del turno

Sala stampa per Matteo Boniciolli. Al PalaDozza il tecnico si complimenta con tutta la sua squadra per la bella prova di forza fornita in gara 4, togliendo alla De' Longhi la possibilità di riportare la serie in Veneto per una gara 5 che non ci sarà:  "Complimenti a Treviso, a Pillastrini, alla società, che ci ha fatto crescere per eliminarli. Questa eliminazione deve porre dei problemi a chi organizza questi campionati: va bene la burocrazia, i vescovi che protestano, le marce popolari, ma pensare ad una Treviso eliminata nei quarti dovrebbe far riflettere chi legifera. Poi complimenti ai miei: io ho passato le ultime 12 ore in stato preagonico, anche se qualche finale l’ho fatta e perfino vinta. Ma il pomeriggio è stato infernale, prima che la serenità me la dessero i giocatori che hanno dato il massimo, guidati da Mancinelli.

Ognuno è stato protagonista nei momenti chiave: Gandini che non è venuto qua come attaccante che ha fatto sempre canestro, Campogrande che l’ha chiusa poi, Knox che ha saputo aspettarla. Tutti hanno fatto il proprio, sono contento. Gli allenatori che hanno studiato i manuali preparano dossier durante la serie: io lo faccio alla fine, e il mio orgoglio aumenta perché contro la difesa più forte del campionato, quindi senza un atteggiamento contemplativo, abbiamo tirato 74 liberi contro 128 loro. E ne abbiamo vinte tre su quattro. Allora, siccome le altre tre finaliste, perché io le considero tali, non sono arrivate qui contemplando, a partire da Trieste che si è rinforzata, vorrei che le valutazioni siano fatte. Nella prima partita la loro prima punta ha tirato 17 liberi, la nostra prima punta Legion solo 2 nel finale. Abbiamo l’ambizione di giocare contro una squadra fortissima, a cui mi legano emozioni come giocare contro Dalmasson che misi io su quella panchina anni fa su richiesta del sindaco. E vorrei che le differenze nei liberi vengano prese in considerazione.

Io non credo di aver visto facce brutte l’altroieri: in un playoff così serrato giocarne male una ogni cinque è quasi inevitabile, si è visto che il fattore campo conta poco e molto più la fiducia e la condizione. Ma sabato ne abbiamo presi 81 e oggi 63. Abbiamo giovani la cui crescita dimostra che nei pomeriggi di lavoro al Paladozza qualcosa lo facciamo, e abbiamo una squadra che se difende può lottare con le altre finaliste, altrimenti non abbiamo abbastanza punti nelle mani. Non abbiamo avuti cali di tensione, e questo sta capitando più di frequente grazie al fatto che alcuni giocatori sono diventati protagonisti di vittorie dopo esserlo stati, negativamente, nelle sconfitte: non si nasce imparati, si può perdere due volte contro Udine che però ora sta a guardare. E poi il merito è di Pavani che, alla mia richiesta di uno straniero di scorta, mi ha convinto a prendere, invece, un italiano bravo."