NCAA - March Madness: nella finale Purdue sfida la montagna UConn

NCAA - March Madness: nella finale Purdue sfida la montagna UConn

Dopo i due titoli consecutivi di Florida con Joakim Noah nel 2006 e nel 2007, nessun campione NCAA è riuscito a difendere il suo titolo nella stagione seguente. Ciò dimostra che una vittoria di Connecticut contro Purdue sarebbe un evento, e la finale si svolge questa sera a Phoenix, quando in Italia saranno le 03:30 di martedì 9 aprile. Vincitori della finale su San Diego State la scorsa stagione, gli Huskies sembrano intoccabili in questa March Madness con vittorie da 39, 17, 30, 25 e 14 punti di differenza. Il che dà una differenza media di 25 punti.

UCONN. Nonostante abbia perso alcuni giocatori importanti, come Andre Jackson Jr. (Bucks) e Jordan Hawkins (Pelicans), UConn non si è indebolito con solo tre sconfitte rimeiate durante la stagione e la squadra ha una striscia aperta di 12 vittorie consecutive. I punti forti? Una difesa che limita gli avversari sotto il 45% da 2 punti, un attacco equilibrato con Stephon Castle e Tristen Newton sugli esterni e la coppia Karaban-Clingan sotto i tabelloni, ma anche una panchina capace di fare la differenza, come contro Alabama nelle semifinali. La rosa è fitta, ed è un vero rullo compressore capace di giocare 40 minuti senza indebolirsi. Lo abbiamo visto anche contro Alabama, che ha resistito 30 minuti prima di cedere.

PURDUE. In finale anche l'altro grande favorito del March Madness. È una finale da sogno e solo i Boilermakers sembrano capaci di fermare il cammino dell'UConn verso la conferma. Per questo Matt Painter può contare sul miglior giocatore della stagione, l'immenso Zach Edey. Il canadese, 2 e 24 di statura, è un mostro nel basket universitario, con una media di 28 punti, 15,4 rimbalzi, 2,2 assist e 1,8 stoppate a partita. Zach Edey è solo il terzo giocatore nella storia ad avere almeno 140 punti e 70 rimbalzi in un torneo NCAA. Gli altri due? Jerry West e Elgin Baylor. Purdue richiede anche un'enorme mentalità per farci dimenticare i grandi fallimenti delle ultime due stagioni. A differenza degli Huskies, la panchina è più leggera e solo Mason Gillis è in grado di incidere su una partita.

DA TENERE D'OCCHIO IL DUELLO EDEY-CLINGAN. Sembra di essere tornati agli anni '70 o '80, quando i centri dominavano il basket universitario. A faccia a faccia, i 2'24 di Zach Edey, miglior giocatore della NCAA da due anni, e i 2'18 di Donovan Clingan, annunciato nella Top 10 del prossimo Draft. L'aggressività di Edey è davvero impressionante, ed è una macchina nel recuperare i tiri liberi. Clingan piace di più agli scout NBA con la sua mobilità e il suo tocco.