NBA - Warriors, Steve Kerr "I Rockets ci hanno presi a calci in culo"

NBA - Warriors, Steve Kerr "I Rockets ci hanno presi a calci in culo"

Cinque palloni persi nei primi cinque minuti, sette alla fine del primo quarto. In sala stampa dopo la sconfitta al Toyota Center in gara 2 contro Houston, l'allenatore di Golden State Steve Kerr aveva subito capito come sarebbe andata a finire: "Abbiamo sbagliato approccio, e si è visto immediatamente. I palloni persi all'inizio del gioco sono la cosa più deludente perché sapevamo cosa aspettarci. I Rockets hanno trascorso gli ultimi due giorni a dirci cosa avrebbero fatto. Sapevamo che avrebbero giocato con un eccesso di energia per disperazione. Adesso ti ritrovi Trevor Ariza che segna un layup, P.J Tucker che ha un tiro facile. Dà loro fiducia e ha cambiato il gioco." 38 punti con 15 su 20 al tiro dei texani nel secondo quarto sono la logica conseguenza.

Indisciplina. "Non siamo stati bravi in ​​difesa, il problema non è stato offensivo", afferma Draymond Green. "Non siamo stati abbastanza disciplinati. E' stata la nostra difesa a fare la differenza, con anche le palle perse che portano a una cattiva difesa in transizione e regalano loro canestri facili."

Steph Curry. "Siamo stati troppo morbidi in difesa, io per primo. Dovevamo farli lavorare di più per andare al tiro, contenere meglio gli uno contro uno e fare più attenzione nel passare la palla: ecco la differenza tra Game 1 e Game 2."

La chiosa finale di Kerr. "Abbiamo ricevuto quello che meritiamo. Ci hanno preso a calci in culo! Spesso si tratta di quello che succede alla squadra che ha il vantaggio in termini di aggressività e disperazione. Stasera, erano disperati e il risultato lo attesta."