I Clippers si riappropriano del fattore campo contro gli Spurs

E' due giorni che si parlava dello scarso apporto della panchina Clippers, esaltando quella degli Spurs. Crawford, Rivers e Davis per una sera completano le solite performance starordinarie degli starters losangelini, Redick esce dal cono d'ombra e la pessima prova collettiva in gara 3 è velocemente dimenticata.

L'esibizione di forza dei Clippers mette in difficoltà la difesa di San Antonio che chiude bene sui tiri dall'arco (5 su 23 dei Clippers), ma si fa infilare ferocemente nell'area piccola dove i californiani tirano col 53,6%. Leonard e Duncan rimangono i pezzi forti degli Spurs, mentre Manu Ginobili dura solo il primo tempo, dopo immalinconisce in panchina. Prer Belinelli pochi minuti, dovuti a situazioni di mismatch non favorevoli.

La partita si decide nell'ultimo quarto: i Clippers prendono una decina di punti di vantaggio con Rivers e Crawford con 9' alla fine 93-80. Vanificati i tentativi degli Spurs di rientrare, anche con due triple consecutive di Leonard 98-106 con 2'29" grazie a un Paul padrone del gioco anche dalla lunetta.

Finisce 105-114 con 34 di Paul, 20p+19r di Griffin, 17 di Redick, 16 di Rivers, 15 di Crawford, 6p+14r di Jordan per i Clippers; 26 di Leonard, 22p+14r di Duncan, 18 di Parker, 14 di Mills, 10 di Diaw e Ginobili.