NCAA - Jim Calhoun, il "santone" di UCONN

06.04.2011 13:57 di  Matteo Cardinali   vedi letture
Jim Calhoun
Jim Calhoun

Dietro ad ogni vittoria, piccola o grande che sia, ci sono uomini e storie che a malapena vengono portate alla conoscenza del grande pubblico.
Se poi si tratta di squadre universitarie statunitensi solo gli addetti ai lavori hanno il gusto ed il piacere di informarsi sugli atleti, sugli allenatori e su tutto quanto gira intorno a questo universo sportivo che costituisce la base per la formazione degli atleti della NBA.
Jim Calhoun, 68 anni, ha vinto il 3° titolo NCAA 1st division con l’Università del Connecticut (UCONN) dopo quelli vinti nel 1999 e nel 2004 considerando le Final-Four del 2009 e le Elite-Eight del 1990, 1995, 1998, 2002 e 2006. Campione del NIT (National Invitation Tournament) nel 1988. Ha vinto 7 volte la conference Big East della NCAA.
Nominato membro della Hall Of Fame nel 2005.
Prima di Uconn dal 1972 al 1986 è stato capo allenatore della Northeastern University di Boston, portandola dalla 2nd alla 1st dision della NCAA.
Ha lanciato decine di giocatori che oggi sono affermati professionisti nella NBA, come Reggie Lewis e Ray Allen (Boston Celtics), Emeka Okafor (New Orleans Hornets), Richard Hamilton e Charlie Villanueva (Detroit Pistons) e molti altri. Potremmo dire che è uno degli ultimi santoni viventi ma ciò non renderebbe giustizia a tutto il resto della sua vita e delle sue occupazioni.
Testardo fino al midollo (figlio di irlandesi) è nato a Braintree nel Massachusetts il 10 maggio del 1942. Rimasto orfano a 15 anni ha dovuto lottare per mantenersi agli studi, facendo i più disparati lavori e laureandosi all’American International College di Springflield nel Massachusetts all’età di 26 anni. Sposato da 44 anni (2 figli e 6 nipoti) ha trasferito il suo carattere di ferro anche nelle attività filantropiche che condivide con sua moglie, quali il Pat & Gim Calhoun Cardiology Center (entrambi i suoi genitori morirono per problemi cardiaci) e il Jim Calhoun Holiday Food Drive per raccogliere fondi a sostegno delle agenzie di assistenza alimentare per i più bisognosi oltre che essere membro della American Cancer Society (ha avuto un cancro alla prostata nel 2003 e nel 2008 ha annunciato di essere affetto da un carcinoma) ed essere stato presidente della Juvenile Diabetes Foundation.
Per un uomo che ha affrontate sfide durissime la recente sospensione della NCAA per le prossime 3 partite della Big East della stagione 2011/2012 riguardo a presunte irregolarità per il tesseramento dell’atleta Nate Miles nel 2009 sembrano solamente nuvole passeggere.
Auguri , coach di più di mille battaglie (855 W e 367 L) ….

 

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