ELW 2021-22: USK Praga troppo forte per Schio, niente Final Four

Ancora una volta il sogno delle Final Four per un'italiana si infrange di fronte alla maggior forza, velocità e classe di un'avversaria top
18.03.2022 20:11 di  Eduardo Lubrano  Twitter:    vedi letture
ELW 2021-22: USK Praga troppo forte per Schio, niente Final Four

L’appuntamento con le Final Four per una squadra italiana di basket femminile è rimandato: l’USK Praga h vinto 90 a 77 gara 3 dei quarti di finale con il Beretta Famila Schio e si gioherà la semifinale con il Fenerbahce. Già dal punteggio finale si capisce che è stata una partita molto complicata per le ragazze di coach Dikaioulakos che hanno subito la fisicità e la velocità di esecuzione elle padrone di casa che dalla palla a due hanno aggredito partita, palla ed avversarie come da loro abitudine.

Tutto quello che si sapeva essere le caratteristiche di Praga e che nelle prime due partite con Schio non s’era visto un granchè grazie alla bravura di Mestdagh e compagne, è esploso nel pomeriggio decisivo. Undici a 4 dopo 3 minuti e 30, 20 a 10 dopo 6 minuti perché la difesa non ha lasciato nemmeno un palleggio sereno a Sottana per impostare il gioco offensivo e la padronanza a rimbalzo ha lanciato il gioco in velocità quando non il contropiede. Fortissima in tutti i sensi Alyssa Thomas che ha dettato legge nell’area scledense nel primo quarto chiuso sul 26 a 17 grazie ad un parziale risveglio dell’attacco veneto prima con Gruda poi con De Shields. Ma l’inizio del secondo quarto è stato un incubo perché in un attimo tra Oblak e Vorackova la quadra di casa si è issata sul più 13, 32 a 19. E poi più 15 con la difesa sempre più chiusa, attenta a non far ricevere la palla a Gruda nei suoi punti preferiti e soprattutto a rallentare l’azione offensiva delle nostre costrette spesso ad un tiro ad alta difficoltà di realizzazione. Ma il peggio doveva ancora arrivare, dopo il 49 a 38 di metà partita, maturato per la verve di Kim Mestadgh ed un paio di canestri di Gruda finalmente ben trovata dalle compagne.

Perché dopo il 49 a 41 di inizio terzo periodo siglato da Laksa, l’attacco ceco si è rovesciato su Schio con un parziale di 11 a 2 in 4 minuti e 30” nel quale hanno messo mano Conde e Vorackova, quest’ultima imprendibile con i suoi tiri da tre dagli angoli anche per la lunghezza delle braccia e la sua altezza. Sottana, Mestdagh e Verona hanno cercato d salvare il salvabile ma tante pelle perse ed una difesa non in grado di arginare lo strapotere fisico delle avversarie hanno permesse all’USK di superare più volte i 20 punti di vantaggio fino al 72 a 51 dopo 30 minuti.

Ok partita chiusa? Sì ma…La vena da tre punti che nei primi due quarti ha totalmente abbandonato Schio s’è presentata negli ultimi dieci minuti nelle mani della bellissima belga Mestdagh, una specialista davvero di livello internazionale, che ultima ad arrendersi come si dice in questi casi, ha segnato 11 punti beneficiando anche di un paio di triple di Sottana. Prima 75 a 60 con 7 minuti da giocare, poi 79 a 70 ed infine 82 a 75 ad un minuto e 55” dal termine con Praga che ha iniziato a sentire un filo di pressione. E qui è venuta fuori la grande esperienza della formazione di casa che con Conde e Vorackova ha rimesso le cose a posto mentre Schio con la lingua di fuori non ha più trovato la via del canestro.

Il vero rammarico rimane quello di gara 1 persa per due punti dopo aver avuto un vantaggio comodo a quattro minuti dal termine.  Ed è un peccato perché l’impresa sarebbe stata importante per il movimento oltre che per la società orange. Il budget milionario a favore delle altre squadre? Certo però non solo. Ma questo è un argomento da affrontare in un altro post.