Marco Calvani accetta il ko di Casale Monferrato

17.01.2011 07:56 di  Luca Mallamaci   vedi letture
Fonte: il Cittadino di Lodi
Allex Simoncelli in marcatura su Malaventura
Allex Simoncelli in marcatura su Malaventura

Codogno Fa più male agli occhi che al cuore la caduta dell'Assigeco Bpl a Casale Monferrato nell'anticipo di venerdì trasmesso in diretta tv da Raisport. I "numeri" sembrano anche avallare una buona prestazione della squadra di Marco Calvani (51% dal campo per i piemontesi, 55% per i rossoblu; 31-29 i rimbalzi) che invece è mancata principalmente in due fattori: rimbalzi in difesa e gestione dei possessi in attacco. «Abbiamo scelto la zona rischiando un po' sul tiro perimetrale dei loro lunghi Fantoni e Nnamaka, quasi "sfidandoli" nelle conclusioni per cercare di togliere ai più bravi esterni un'arma importante e provare a renderli meno pericolosi a rimbalzo - racconta a freddo Calvani mentre si giocano le altre partite della prima di ritorno -. Invece i tanti rimbalzi in attacco lasciati (cinque solo nel primo quarto, ndr) hanno ribaltato l'aspetto mentale della contesa. Loro hanno compensato gli errori al tiro, noi non siamo mai stati in grado di aprire la transizione». A questo si aggiungono le 24 palle perse, di cui ben 14 nel primo tempo... «Quando butti così tanti possessi non vinci neppure in A Dilettanti, ti toglie troppe possibilità di fare gioco e canestri: è un aspetto da migliorare senza dubbio - prosegue il coach dell'Assigeco -. Nell'ultimo periodo ci siamo dedicati più a recuperare gli infortunati e inserire i nuovi arrivati che a proseguire e sviluppare il lavoro cominciato nella prima parte della stagione. La solidità difensiva non è più quella di prima, vanno riviste e migliorate una serie di cose». Contro un avversario molto forte come dimostra di essere Casale Monferrato se non giochi al massimo tutto diventa più difficile... «I commenti sono parametrati a questa partita, è ovvio, ma in ogni caso con tante palle perse fai fatica a giocartela in ogni categoria: è un discorso generale - spiega il 47enne tecnico romano -. È chiaro che con più attenzione perlomeno avremmo potuto rendere più dignitoso il copione della gara, meno abissale il divario. La squadra di Crespi è più forte di noi, molto ben attrezzata, in grado di esprimere una buona pallacanestro. Merito delle scelte del coach, da cinque anni alla Fatsweb, che riveste pure un importante aspetto manageriale nella scelta dei giocatori, come dimostra la scelta di Hickman nel finale della passata stagione. Non deve sorprendere il risultato di venerdì, così come vedere i piemontesi a lottare per la vittoria finale. Averlo anche detto prima della partita non è mettere le mani avanti, ma il risultato dell'analisi e delle sensazioni emerse dallo studio degli avversari». Di parziale consolazione può essere la dimostrazione della voglia di tutti i rossoblu di ribellarsi al verdetto fino alla fine: «Siamo sempre rimasti attaccati alla partita, non abbiamo mai mollato, anche dopo aver subìto 31 punti nel primo quarto - ricorda Calvani -. Le carenze sono state parecchie, ma la voglia non è mai mancata. Meglio pensare ai prossimi impegni contro Reggio Emilia, Verona e San Severo, avversari della nostra fascia contro i quali abbiamo vinto all'andata: ci giochiamo una buona fetta della nostra stagione».Luca Mallamaci