LBA - Marco Spissu: lotta scudetto, futuro in EuroLega, ritorno a Sassari

LBA - Marco Spissu: lotta scudetto, futuro in EuroLega, ritorno a Sassari
© foto di ciamillo

Intervistato da Matteo Gandini e Pierluigi Pardo nel vodcast “DAZN Got Game”, Marco Spissu ha parlato di come l’Umana Reyer Venezia punti in alto per l’imminente post-season: “Vogliamo arrivare ai playoff con l’obiettivo di rompere un po’ il dualismo Milano – Bologna che c’è da tanto tempo, vogliamo un po’ rompere le scatole alle altre big. Vediamo un po’ come ci arriviamo mentalmente e fisicamente. Soprattutto spero come team che ci arriviamo in modo sano, perché questo farà la differenza alla fine”.

I tanti cambiamenti durante la stagione. "Fare buona parte del campionato senza centro titolare ci ha pesato, questo non lo neghiamo. Soprattutto in Eurocup abbiamo fatto molta fatica, all'inizio abbiamo perso partite cruciali che ci siamo portati dietro. Io non ero al massimo post Mondiale, avevamo un po' di infortuni. Abbiamo pagato un po' di sconfitte all'inizio. Sono arrivati poi Kabengele e Heidegger, abbiamo trovato un nuovo assetto. Poi riandato fuori per infortunio Jordan Parks. Non siamo mai stati al completo per tutto l'anno. Ora è rientrato anche lui, stiamo cercando di ritrovarci e di trovare la chimica di squadra. Ripartire dopo aver pensato a Caboclo? Ti cambia, è un giocatore di spessore, fa sentire la sua presenza in campo. Ti cambia il modo in cui devi giocare. Non è stato facile, dopo un po' di mesi è arrivato Kabengele e dovevamo trovare la nostra quadra. Non è facile quando arriva un giocatore così trovare subito la chimica giusta. Stiamo avendo un po' di continuità ora e speriamo di arrivare ai playoff con la giusta alchimia".

Tornare a Sassari un giorno. "Sicuramente mi piacerebbe tornare, non lo nego. Ora sono un giocatore di Venezia, sto bene qua. Penso di avere ancora tanti anni davanti, non è una cosa che mi ossessiona, è un sogno che ho nel cassetto, finire davanti alla mia famiglia. Ma sono ancora giovane, di strada ce n'è ancora da fare".

Puntare a un ritorno in EuroLega. "È un mio obiettivo, penso e spero di tornarci. Lavoro tutti i giorni per questo. Competere con i più forti penso sia l'ambizione che ho di più oggi. Chiaramente ci sono tanti assetti da vedere, tante cose, però è un mio obiettivo. Venezia in EuroLega, non è fantabasket? Assolutamente, c'è un progetto. Mi hanno detto che la scorsa settimana hanno messo i primi mattoni, vogliono anche con i fatti arrivare al livello dei top europei. Quindi tanta roba".

Spissu guarda anche alla Nazionale e all’appuntamento ad inizio luglio al Preolimpico a Portorico: “Sarà un’estate travagliata, anche perché avremo poco tempo per preparare le partite. Chi dovrà fare le finali nei campionati nazionali avrà veramente pochissimo tempo per raggiungere il gruppo. Per fortuna il nucleo è bello che coeso, ci conosciamo da tanti anni quindi sappiamo come si gioca insieme. Daremo tutto per poterci qualificare ancora alle Olimpiadi, sarebbe un altro sogno. Siamo carichi: anche parlando con gli altri non vedono l'ora di indossare la maglia Azzurra e provare questa emozione di poter riandare alle Olimpiadi. Chiaro che il girone, in caso di qualificazione, è tosto, ma è il bello delle Olimpiadi. Vogliamo riuscirci per noi e dare una gioia ai nostri tifosi. Ritroveremmo gli USA? Non ci aspettavamo neanche noi di fare una partita così ai Mondiali. Pensavamo di potergli fare lo scherzetto. Eravamo carichi. Ma queste sono le partite secche, loro avevano appena perso con la Lituania, li abbiamo affrontati dopo una bella strillata. Ed è andata così. Rapporto con Pozzecco? Un allenatore focoso, come lo era da giocatore. Lui è stato giocatore, quindi sa di cosa abbiamo bisogno per rendere al massimo. Vuole essere uno di noi, questo permette ai giocatori di stare dalla sua parte, buttarsi nel fuoco per lui. Siamo veramente una famiglia in Nazionale, tutti giochiamo per lui e per tutti gli altri: è veramente una cosa bellissima. I falli tecnici? Se potesse, ci darebbe veramente una mano. Vorrebbe giocare 6 vs 5. Da fuori si vede che soffre per noi e vuole darci una mano”.