Lega A - Bogdan Tanjevic: "Armani vuole 12 stranieri? Per me faccia pure!"

Lega A - Bogdan Tanjevic: "Armani vuole 12 stranieri? Per me faccia pure!"

La trasmissione del sabato su Radio Godot "Basket SociaL Club" condotto a tre voci da Edoardo Caianiello, Matteo Buccellato e Alessio Teresi ha proposto una intervista a Bogdan Tanjevic, direttore tecnico della Nazionale azzurra, che si può riascoltare (link), e che traccia le linee del programma di rinascita della pallacanestro italiana. Ecco alcune dichiarazioni:

Giovanili pro Nazionale. Stiamo facendo ritocchi, con la creazione della Nazionale U14, il potenziamento della U16, U18 e U20 per cercare di preparare quanti più giocatori possibile per la Nazionale Maggiore.

Migliorare l'atletismo. Il basket mondiale punta sempre di più sull’atletismo e sulla componente fisica, e si danno per scontati talento e tecnica. Bisogna cominciare fin da quando sono bambini a trasmettere questo tipo di idea secondo cui, chi ha un corpo più formato, riesca a vincere di più. Questa considerazione vale soprattutto per i lunghi: spesso, se non seguiti fisicamente, finiscono per essere lasciati in disparte nella preparazione.

Milano, l'EuroLeague, i giocatori italiani. La qualificazione alla FIBA World Cup 2019 non è per nulla scontata, per l’assenza di certi giocatori e perché parecchi di quelli presenti giocano poche partite l’anno poiché fanno parte di squadre come Milano che lascia spazio soprattutto gli stranieri. Io piuttosto concederei all'Olimpia di giocare con 12 stranieri e lasciar giocare gli italiani in altri club.

Formula magica. A mia opinione, la soluzione ideale sarebbe quella con 4 stranieri e 8 italiani. Provate a immaginare una Armani Milano con i 5 italiani che ha ora, più Hackett, Melli e Gentile, più Gudaitis, Tarczewski e altri due stranieri. Sarebbe una squadra fortissima con il plusvalore di una sua identità capace di competere tra le prime otto d’Europa. In serie A, in questo momento, abbiamo un impiego medio di 37/38 minuti dei giocatori italiani, che è pochissimo e coincide con il calo dei risultati della Nazionale.