EL - Efes fatto fuori dalla Virtus, Mijatovic: "Duro colpo, ma contento del nostro percorso"

EL - Efes fatto fuori dalla Virtus, Mijatovic: "Duro colpo, ma contento del nostro percorso"

La stagione di EuroLeague dell'Anadolu Efes si chiude con la sconfitta casalinga al Play-In contro la Virtus Segafredo Bologna. A fine partita in sala stampa queste le parole di coach Tomislav Mijatovic. "Complimenti a entrambe le squadre, anche se non è stata una partita molto piacevole dal punto di vista dello spettacolo, il livello di lotta è stato molto alto. Mi congratulo con i nostri giocatori per averci portato a questo punto, hanno disputato una grande serie fino a raggiungere i Play-In. Siamo tutti orgogliosi di loro. Vorrei anche ringraziare i nostri tifosi. A mio avviso abbiamo la migliore atmosfera casalinga dell'EuroLeague. Hanno creduto in noi e ci hanno sostenuto fino all'ultimo. Vorrei anche ringraziare il nostro club, che ci ha sostenuto durante tutta questa avventura. Spero che abbiamo reso orgogliosi i nostri tifosi e tutti coloro che amano l'Anadolu Efes. Avremmo voluto fare di più in EuroLeague, ma sono cose che capitano nel basket. I nostri giocatori hanno fatto un ottimo lavoro fino a questo punto della stagione, quindi li ringrazio sinceramente tutti".

Pagato il format Play-In? ​​​​​"Certo, ora è tutto nuovo, ma non credo che la sconfitta di oggi sia legata all'inesperienza del Play-In: ogni partita è diversa. Oggi siamo stati in grado di attaccare bene a volte contro la strategia difensiva del nostro avversario, ma i nostri tiri non sono andati a segno. Probabilmente anch'io ho fatto i miei errori, forse non ho fatto i cambi necessari in tempo. Questo fa parte della vita, quindi mi assumo le mie responsabilità. In realtà abbiamo iniziato la partita con un buon attacco, abbiamo fatto dei tiri difficili, poi ne abbiamo sbagliati alcuni facili, ma come ho detto, era una partita con un livello di competizione molto alto. Purtroppo non abbiamo ottenuto il risultato che volevamo al termine di una partita molto dura. Anche se hai vinto molte partite prima, ogni sconfitta fa male, ti senti triste dopo aver perso una partita. E ti senti triste non solo per te stesso, ma per tutti. Oggi non sono dispiaciuto solo per me stesso, ma anche per le 15mila persone che riempivano gli spalti. Mi dispiace per tutti quelli che lavorano nel nostro club, mi dispiace per mio figlio di 8 anni che oggi era in tribuna. Quello che abbiamo vissuto oggi ci farà crescere, è normale provare tristezza dopo queste sconfitte. Il fatto che oggi abbiamo perso non diminuisce il livello di orgoglio che ho per i nostri giocatori. Spero che sia così per tutti. Finora ci hanno dimostrato che l'impossibile non esiste e che non bisogna mai arrendersi. Non si sono mai arresi, hanno lottato fino alla fine e sono arrivati ai Play-In. La sconfitta di oggi è un duro colpo".